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Attualità martedì 31 marzo 2020 ore 12:15
Il dramma Lunigiana, la paura dei sindaci
Una lettera dei primi cittadini al presidente della Regione Rossi: "L'epidemia di Covid sta cancellando una generazione"
MASSA CARRARA — I sindaci dei Comuni della Lunigiana hanno rivolto un appello alla Regione affinchè sostenga in misura diversa e maggiore questa parte del territorio, il più duramente colpito della Toscana dall'epidemia di coronavirus sia in termini di vittime (35 sulle 50 registrate in tutta la provincia di Massa Carrara) che di diffusione del contagio, con un'elevatissima incidenza di casi positivi rispetto al numero complessivo di abitanti.
La lettera scritta dai 14 sindaci dei Comuni della Lunigiana e indirizzata al presidente della Regione Rossi e all'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, è una richiesta di aiuto, sia per quanto riguarda i dispositivi sanitari che per le residenze sanitarie assistite.
Questa la lettera aperta dei sindaci della Lunigiana
"Carissimi,
la gravita della situazione ci impone di
chiederVi, come è avvenuto altrove, di visitare i Comuni che ci
onoriamo di amministrare per comprendere, nel rispetto delle misure
di sicurezza, l'esperienza che i territori si trovano a vivere.
Le
perdite non si contano più, intere generazioni stanno venendo a
mancare, allineando i dati Covid-19 a quelli di Lombardia e Veneto:
- la casistica dei postivi al Coronavirus in Lunigiana risponde
alla proporzione 1/300, la più alta della Toscana;
- il dato
relativo ai Comuni più colpiti, come Mulazzo, alla proporzione 1/84,
la più alta della Toscana,
- in Comuni dall'età media alta, dove
sono allocate numerose strutture sanitarie per anziani, il Covid-19
si sta trasformando in una bomba sociale per cui è necessario un
protocollo speciale per la prevenzione e la gestione delle strutture.
E' evidente quindi come la Lunigiana debba essere trattata e
gestita in maniera specifica, per adottare tutte le misure necessarie
al contenimento del contagio.
E' altrettanto evidente che, proprio
per questo motivo, in relazione all'Ordinanza n. 18 del 25 Marzo
2020, debba essere considerata la possibilità di concedere anche ai
Medici di medicina generale, ai Pronto Soccorso e al Servizio di
emergenza urgenza 118 la necessaria dotazione di mascherine e di
eseguire, sul relativo personale, i tamponi:
- i dispositivi di
protezione massimi devono quindi essere disponibili non solo nei
reparti di rianimazione come riaffermato dal Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, nel Suo discorso alla Nazione;
- le
disposizione del'ISS dovrebbero essere rivalutate alla luce della
diffusione del contagio;
- le Unità speciali per la continuità
assistenziale, che stanno per essere avviate, hanno di fronte a loro
un compito proibitivo per le condizioni attuali della Lunigiana, dove
sono presenti pazienti positivi in dimissione dagli Ospedali e
pazienti positivi domiciliari;
- la soluzione migliore per gestire
tutti questi casi potrebbe essere la domiciliazione sanitaria con
controlli programmati e supervisione da parte dei medici coadiuvati
dalle unità speciali;
- i Medici di medicina generale devono
essere considerati fondamentali e strategici per il contenimento del
Covid-19;
- i tamponi devono essere necessariamente eseguiti su
tutto il personale sanitario;
- le dotazioni di pulsossimetri
devono essere consegnate ai pazienti sintomatici affinchè possano
monitorare l'ossigenazione del sangue e contattare il medico di
medicina generale: si tratta dello strumento più utile, dopo il
tampone, per capire se si è infetti.
Queste richieste derivano
dall'estrema esposizione al contagio del personale sanitario, che
dovrebbe avere la dotazione delle mascherine FFP2 e FFP3, considerate
le uniche in grado di proteggere dal Covid-19.
Finora ci siamo
fatti carico, attraverso tutti i canali disponibili, di recuperare
quanto più materiale possibile e continueremo a farlo, ma è
altrettanto urgente chiederne la disponibilità attraverso un
dispositivo normativo.
Le misure fin qui adottate si sono rivelate
del tutto insufficienti per la tutela della salute pubblica.
Restiamo
in attesa di un riscontro alle nostre istanze"
I Sindaci
Roberto Valettini, Sindaco di Aulla
Lucia
Baracchini, Sindaco di Pontremoli
Annalisa Folloni, Sindaco di
Filattiera
Camilla Bianchi, Sindaco di Fosdinovo
Claudio Novoa,
Sindaco di Mulazzo
Carletto Marconi, Sindaco di Bagnone
Cristian
Petacchi, Sindaco di Zeri
Filippo Bellesi, Sindaco di Villafranca
l.
Matteo Mastrini, Sindaco di Tresana
Renzo Martelloni,
Sindaco di Licciana N.
Gianluigi Giannetti, Sindaco di
Fivizzano
Riccardo Ballerini, Sindaco di Casola L.
Antonio
Maffei, Sindaco di Comano
Marco Pinelli, Sindaco di Podenzana
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