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Attualità mercoledì 11 novembre 2020 ore 13:20

Confartigianato:"Attenti agli sciacalli del Covid"

L'associazione lancia l'allarme su sedicenti consulenti della sicurezza che approfittano dell'emergenza per vendere attrezzature non obbligatorie



MASSA CARRARA — Confartigianato denuncia l'aumento di richieste di chiarimenti da parte di alcuni imprenditori per capire se esiste o meno l’obbligo di dotarsi di attrezzature per la sanificazione, di partecipare a corsi di formazione on line per la prevenzione del contagio in azienda, di procedere alla redazione di uno specifico documento di valutazione del rischio biologico. 

Proposte che, secondo quanto denunciato dall'associazione di categoria, arrivano da personaggi senza scrupoli che, noncuranti dell’attuale stato di collasso economico, pressano le aziende spingendole a spendere importanti cifre per un adempimento quasi mai dovuto. Sciacalli che pensano solo al loro business.

“Sciacalli del Covid di nuovo all’opera - denuncia il direttore di Confartigianato Massa Carrara Gabriele Mascardi - cercano di raggirare le aziende approfittando dell’emergenza sanitaria. Sedicenti consulenti della sicurezza che tempestano di telefonate e visite le imprese per vendere servizi e attrezzature presentati come inderogabilmente obbligatori ma che non lo sono per niente”. 

"Una volta per tutte deve essere chiaro che gli obblighi sono quelli contenuti nei decreti e nelle linee guida indicate dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome. Nelle attività artigianali e commerciali non esiste nessun obbligo di acquisto di macchinari per la sanificazione – prosegue Mascardi -, è sufficiente seguire quanto disposto dalle citate linee guida. Poi , se si ritiene necessario un intervento più incisivo, ci sono aziende autorizzate a farlo”.

Lo stesso vale per i corsi di formazione sulla prevenzione: “Le informative, semplici e chiare, sono nelle disposizioni normative nazionali e regionali – evidenzia ancora il direttore dell’associazione datoriale -. Altra precisazione: il documento di valutazione dei rischi aziendale non deve essere in linea di massima rielaborato né integrato con uno specifico documento di valutazione del rischio biologico da coronavirus. Il rischio biologico da Coronavirus non è di solito un rischio professionale in quanto si tratta di un rischio esogeno, che non nasce all’interno dell’organizzazione aziendale, non è prevenibile dal datore di lavoro e non è legato alla mansione espletata ed alla relativa attività lavorativa. Lo è solo per chi espleta mansioni specifiche che determinano un incremento dell’entità del rischio rispetto alla popolazione, denominandosi in tal caso “rischio da contatto deliberato” oppure “rischio da contatto accidentale aggravato”, come nelle strutture sanitarie e ospedaliere”.


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