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Attualità sabato 10 giugno 2017 ore 14:24

Tir killer, a processo il titolare della ditta

L'accusa è di omicidio colposo per il maxi incidente del luglio scorso sull'autostrada A21 in cui morirono il camionista di Avenza e altre due persone



MASSA — Troppe ore di guida e una stanchezza eccessiva. Questa la causa, secondo le ricostruzioni che dell'episodio sono state fatte, del tamponamento a catena dello scorso 22 luglio, nel quale morirono il conducente del tir, lavoratore dipendente di una ditta di trasporti, e altre due persone. Tre i feriti gravi. L'incidente avvenne vicino al casello di Cremona Nord sull'autostrada A21.

Ora davanti al giudice Giulia Maci del tribunale di Cremona si aprirà il processo per omicidio colposo plurimo. L'udienza è fissata per il prossimo 27 novembre e il gup Christian Colombo ha rinviato a giudizio, unico imputato, il titolare di una ditta di autotrasporti di Sarzana, attribuendogli la responsabilità, con l'aggravante della colpa cosciente, di aver permesso che il suo dipendente continuasse a guidare oltre l''orario previsto nonostante fosse stremato dalla stanchezza. 

Nello schianto morirono Alfredo Fioravanti, 50 anni di Avenza, alla guida del camion e Michela D' 'Annunzio, 40 anni di Leno, che si trovava all'interno di un'auto travolta. Il giorno dopo, in ospedale, morì anche Maria Grazia Tomasini, 42 anni, anche lei di Leno. 

Nel processo la moglie e i figli di Fioravanti si sono costituiti parte civile così come l'Inail, che dopo aver erogato le prestazioni ai familiari poiché si tratta di un infortunio sul lavoro, chiederà il risarcimento al titolare dell'azienda alla sbarra. 


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