Attualità lunedì 29 novembre 2021 ore 18:40
Mattarella premia l'alto senso civico di 6 toscani
Nel palazzo del Quirinale la consegna delle onorificienze dell'Ordine al merito della Repubblica italiana per gli anni 2020 e 2021
ROMA — Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato nel palazzo del Quirinale le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per gli anni 2020 e 2021, conferite "motu proprio", a cittadini che si sono distinti per senso civico e solidarietà, superamento delle barriere, tutela della salute, cooperazione internazionale, atti di eroismo, cultura dell’inclusione, diritti dell’infanzia, imprenditoria etica, legalità e coesione sociale e impegno su temi di rilevanza sociale.
Fra i premiati ci sono 6 toscani:
Andrea Mucci, 23 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità"
Studente in Scienze della
comunicazione. A causa di problemi di mobilità agli arti inferiori è
costretto ad usare, per i suoi spostamenti, la carrozzina o lo
scooterino elettrico. Desideroso di muoversi in autonomia nella sua
città, Andrea ha dovuto scontrarsi da subito con i problemi legati alle
barriere architettoniche e, al fine di sensibilizzare sul tema, nel 2016
ha fondato il blog "Contro ogni barriera – Firenze accessibile".
Attraverso
il blog e i social, si è reso disponibile a dar voce alle segnalazioni
dei cittadini in un costante e costruttivo dialogo con l’Amministrazione
cittadina. Il progetto "#mollaloscivolo" è stato presentato da Andrea
stesso in alcune aziende e scuole della sua città "per diffondere sempre
più un’etica del rispetto e dell’attenzione all’altro". Il suo impegno
ha trovato eco anche su quotidiani locali e nazionali.
Ha
rappresentato la necessità di dare vita a una cultura dell’accessibilità
perché, come lui stesso ha dichiarato, "l’accessibilità non è un regalo
per i più svantaggiati ma un diritto di tutti". Al tema
dell’accessibilità e in particolare alla sfida di "Comunicare i
diritti", Andrea ha dedicato anche la sua tesi di laurea triennale.
Enrico Pieri, 86 anni (Sant’Anna di Stazzema - LU), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per l’impegno, di tutta una vita, a favore della tutela della memoria, della diffusione della conoscenza storica e della difesa dei principi alla base della convivenza democratica"
Superstite e testimone dell’eccidio
di Sant’Anna di Stazzema: aveva dieci anni il 12 agosto del ‘44 quando,
nascosto sotto la scala vide morire per mano nazista i genitori, due
sorelle, nonni, zii e cugini.
È Presidente dell’associazione “Martiri
di Sant’Anna di Stazzema” e ha donato all’associazione la sua casa di
infanzia, la stessa in cui fu sterminata la famiglia, per favorire
incontri e dare spazio alle delegazioni di studenti e ricercatori che si
recano a Sant’Anna per informarsi e approfondire la conoscenza storica.
E proprio ai più giovani Enrico non si stanca di raccontare di quella
strage, mettendoli in guardia da ideologie e nazionalismi. Così si
esprime: “Viviamo da 76 anni in una condizione di pace e benessere
grazie a tutte le persone che hanno pagato per la guerra. Non dobbiamo
perdere la memoria, la dobbiamo tenere viva”.
Emigrato in Svizzera, dove ha vissuto per 32 anni, è stato militante attivo nell’organizzazione “Colonia Libera Italiana”.
Per il suo impegno ha ricevuto nel 2011 il premio di Cittadino europeo dell’anno dal Parlamento europeo.
Giancarlo Dell’Amico, 91 anni, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per l’altruismo e la sensibilità mostrata in occasione della prima campagna di vaccinazione anti Covid-19"
Pensionato, fino a 86 anni ha continuato a
lavorare per la sua azienda di commercio del marmo. Nel marzo 2021,
quando era il suo turno per la vaccinazione anti Covid-19, dopo aver
letto sulla Nazione l’appello di una madre di un ragazzo disabile che
chiedeva di poter essere vaccinata per scongiurare il rischio di
contagiare il figlio, ha chiamato il giornale e offerto alla donna la
sua dose di vaccino.
Ha commentato: "A maggio compio 91 anni, sto
bene, sono sazio di vita, non ho paura e aspettare non mi costa nulla.
Allora perché non offrire il mio vaccino a una mamma disperata che ne ha
più bisogno di me? Non ho fatto nulla di speciale".
Il signor Dell’Amico e la madre alla quale aveva offerto la sua dose si sono vaccinati nello stesso giorno, nel marzo 2021.
Mamadou Fall, 39 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per il coraggio e l’altruismo con cui, a proprio rischio, è intervenuto per difendere una donna da una violenta aggressione"
Cittadino senegalese, è a Follonica dal 2006. Nel luglio scorso è intervenuto in soccorso di una donna che, mentre rientrava in casa con i due nipoti minorenni, è stata violentemente aggredita con un martello da un uomo con problemi psichiatrici. Quando ha visto la vittima gravemente ferita si è gettato sull’aggressore bloccandolo e contribuendo al suo arresto.
Gabriele Salvadori, 46 anni, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per il suo decisivo intervento di primo soccorso ad un’atleta caduta in un dirupo durante una gara ciclistica".
Vigile
del fuoco, coordinatore in servizio presso il Comando di Livorno. Nel
maggio scorso, era fra i partecipanti della competizione internazionale
di mountain bike "Granfondo Costa degli Etruschi Epic" a Bibbona (LI).
Quando
Ylenia Colpo, un’altra concorrente, è caduta in un dirupo riportando
gravi ferite, Gabriele, nonostante gli scarsi mezzi sanitari in suo
possesso, l’ha soccorsa e assistita tamponando le ferite e mantenendola
sveglia. Il vigile del fuoco ha provveduto inoltre a facilitare le
operazioni di soccorso indicando il punto esatto dove intervenire e
fornendo le coordinate all’elisoccorso che giungeva per il trasferimento
in ospedale.
Valeria Parrini, 65 anni (Piombino), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: "Per il prezioso contributo che, da molti anni, offre sul tema della sicurezza dei lavoratori"
Giornalista
della cronaca del Tirreno, moglie del padre di Ruggero Toffolutti, un
operaio morto sul lavoro nel 1998 all’età di 30 anni nell’acciaieria
Magona di Piombino, oggi Arcelor Mittal.
Nello stesso anno, a pochi
mesi dalla morte di Ruggero ha fondato l’Associazione Nazionale per la
Sicurezza sul lavoro Ruggero Toffolutti di cui è Presidente onoraria e
anima da più di 20 anni. Si batte instancabilmente perché tragedie come
quella che ha colpito la sua famiglia non accadano più.
Come si legge
nello statuto dell’associazione: “Lo scopo è quello di perseguire ogni
azione in favore della tutela della vita, dell’integrità e della
sicurezza dei lavoratori, contro gli incidenti sui luoghi di lavoro e di
promuovere la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’argomento,
con ogni strumento non violento.”
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