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Politica venerdì 06 marzo 2015 ore 18:20

Meucci scende in campo e rompe gli equilibri

La candidatura dell'assessore alle regionali è stata voluta proprio da Renzi ma potrebbe togliere voti a Saccardi. Meucci: "No, siamo complementari"

FIRENZE — Dopo aver ricevuto la telefonata domenica sera direttamente da Luca Lotti, braccio destro a Roma del premier Matteo Renzi, Elisabetta Meucci, assessore all'urbanistica del Comune di Firenze, ci ha pensato tre giorni e infine ha sciolto la riserva. Sarà lei il terzo candidato "renziano" nel collegio fiorentino alle elezioni regionali di maggio, insieme ad Eugenio Giani e Stefania Saccardi.

E subito è arrivato il presidente della Provincia, Andrea Barducci, candidato anche lui ma per la minoranza del Pd, a mettere zizzania. "Non e' detto - ha detto Barducci - che la candidatura di Elisabetta Meucci vada a disturbare i candidati di minoranza. Potrebbe, invece, dar fastidio a qualche candidato di maggioranza. Nello specifico qualche candidata". Segnatamente Stefania Saccardi, vicepresidente della giunta regionale e collega di Meucci a Palazzo Vecchio con Matto Renzi sindaco.

Ma la replica alla teorema di Barducci è arrivata dalla diretta interessata. "Io e Stefania peschiamo da bacini elettorali simili - ha detto Meucci - ma non identici. Lei infatti viene da una tradizione cattolica, con la Margherita, io dai Ds".

Però è vero che gli elettori potenziali nel collegio fiorentino non sono tantissimi ma questo vale per tutti i candidati. "In qualche modo io e Stefania siamo complementari - ha detto Meucci - Penso che insieme possiamo ampliare l'elettorato invece che restringerlo".

E poi, in caso di rielezione di Enrico Rossi per un secondo mandato, per Meucci sarebbe previsto un ruolo forte nel gruppo consiliare mentre Saccardi sarebbe predestinata a tornare in giunta. Resta solo da vedere con quali deleghe: lei non ha mai nascosto di ambire alla sanità ma sembra che quello sia proprio uno dei tre assessorati su cui il governatore ha chiesto totale autonomia al partito. Per metterci persone scelte solo da lui.

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