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Attualità sabato 15 novembre 2014 ore 12:46

Peretola, i Comitati si rivolgono al Tribunale

Gianfranco Ciulli, portavoce Coordinamento PianaSana - dichiarazione

"Con la nuova pista 9.000 voli l'anno sul centro di Firenze" denuncia il Coordinamento PianaSana. Allo studio anche ricorso alla Corte dei Conti



PRATO — Diciotto punti, per segnalare altrettante incongruenze, incompatibilità e irregolarità nel progetto per il potenziamento dell'aeroporto di Firenze. Nonostante il "dietrofront" del Comune di Prato sul ricorso al Tar contro la nuova pista, i comitati cittadini riuniti nel Coordinamento PianaSana sono decisi a proseguire anche da soli la battaglia per impedire la realizzazione dell'opera, e hanno presentato il ricorso al TAR della Toscana contro la variante al PIT approvata dal Consiglio Regione. "Ai cittadini non rimane che questo" si spiega: "Combattere contro quei soggetti politici che con troppa faciloneria hanno preso certe decisioni".

Un progetto giudicato insostenibile per il territorio: non solo quello della piana pratese e fiorentina, ma della stessa città di Firenze. Tra i punti che i Comitati contestano, c'è infatti anche la previsione di mono-direzionalità della pista, ovvero la garanzia che decolli e atterraggi avvengano in direzione ovest. “I documenti dimostrano - spiega il portavoce di PianaSana, Gianfranco Ciulli - che con la nuova pista Firenze verrà sorvolata da circa 9.000 aerei all'anno ad un'altezza media di 3-400 metri sopra la Cupola" del Brunelleschi. Ovvero, quel 20% di voli che rischierebbe di essere dirottato altrove, ma che invece dovranno rimanere su Firenze per rispettare la quota di utilizzo del 95% dello scalo che impone il regolamento cosiddetto "annesso 14" dell'ICAO (l'Organizzazione internazionale per l'aviazione civile) sui nuovi aeroporti.

Oltre al TAR, i comitati hanno annunciato di stare valutando anche la possibilità di un ricorso alla Corte dei Conti sui costi di spostamento del Fosso Reale, "In base a quanto riferito al Consiglio regionale dal presidente del Consorzio di bonifica della Piana - ha detto Paolo Paoli del Comitato No Aeroporto - questi ammonterebbero ad almeno 18 milioni di euro più l'esproprio dei terreni, per un totale di 50 milioni".

Intanto, tra i rilievi che i comitati sottopongono ai giudici del TAR, le previsioni tecniche sui rischi volo e i mancati carotaggi per verificare la compattezza del terreno nell'area della nuova pista, ma anche le incongruenze tra progettazione delle infrastrutture e pianificazione del territorio, ma anche i contrasti con le norme e i regolamenti internazionali: "Gli stessi - spiega ancora Ciulli - che dicono che nell'area non ci devono essere discariche, distributori di benzina, riserve faunistiche, né strutture come la Scuola dei Marescialli". Per non parlare del progetto del nuovo stadio in area Mercafir. "Chi doveva fare le pianificazioni urbanistiche - è la denuncia - cosa ha controllato?". 

Attacchi cui risponde a distanza il presidente regionale Enrico Rossi, difendendo l'impianto complessivo della variante al PIT della Piana e ridimensionando l'impatto del nuovo aeroporto. “Vorrei che ci sollecitassero non solo a stare col fiato sul collo sulla pista, ma che si tenesse conto di tutta la delibera" ha detto a margine di un incontro a Firenze, ricordando gli altri elementi previsti nella delibera, tra cui i 7.000 ettari di parco agricolo della Piana, le nuove piantumazioni dei boschi, e l'arrivo della tramvia per ridurre traffico e inquinamento. Riguardo il progetto di potenziamento dell'aeroporto “l'impatto è su un numero molto ridotto di cittadini, l'impatto ambientale è minore”, ha poi aggiunto Rossi: “Gli interventi che ci siamo prefissi di fare – ha sottolineato - sono tali da delineare un quadro di sviluppo di questa area dove ambiente, tutela, infrastrutture fondamentali si tengono insieme".


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