Annata nera per la produzione dell'extravergine

Caldo eccessivo e siccità hanno provocato un calo del 60 per cento della produzione regionale. Confagricoltura: "Ma la qualità sarà ottima"

FIRENZE — Quest'anno l'olio extravergine sarà di altissimo livello ma ce ne sarà ben poco a disposizione: caldo e siccità hanno di fatto ridotto a meno della metà la produzione di olive. A soffrire di più sono state le varietà Moraiolo e Leccino mentre le frantoiane hanno mantenuto una discreta resa. Ma la qualità dell'olio sarà ottima anche per l'assenza, almeno finora, della mosca olearia che, a quanto pare, anche lei soffre l'afa.

“Nelle zone interne della Toscana e nell’area del fiorentino sono previsti cali produttivi stimati mediamente nell’ordine di circa il 60 per cento rispetto alla normale produzione - spiega il presidente di Confagricoltura Toscana, Francesco Miari Fulcis - In alcune zone centrali collinari la situazione è anche più grave, con perdite produttive stimate intorno al 70-80 per cento. Anche sulla costa toscana, in alcune aree, non va di certo meglio.”

"Le cause di questo calo sono da ricercarsi nella “straordinaria siccità e nei picchi di calore registrati a fine primavera che hanno compromesso l’allegagione - continua il presidente di Confagricoltura Toscana - Inoltre, le piogge tardive che hanno interessato solo parte della Toscana non hanno purtroppo ad oggi contribuito a ridurre la cascola dei frutti soprattutto per alcune varietà tradizionali”.

L'annata 2017 quindi sarà ricordata per l'ottima qualità e la scarsa quantità dell'extravergine. E probabilmente anche i prezzi saliranno.

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