Attualità lunedì 15 ottobre 2018 ore 16:34
Filippi nuovo presidente di Coldiretti Toscana
L’imprenditore agricolo pisano eletto presidente regionale dell'associazione:"Due emergenze, danni da ungulati e predatori e burocrazia”
FIRENZE — Fabrizio Filippi è il nuovo presidente di Coldiretti Toscana. E’ stato eletto oggi a Firenze successore di Tulio Marcelli che ha guidato per dodici anni, dal 2006, la maggiore organizzazione agricola regionale.
A scegliere all’unanimità Filippi l’assemblea regionale con la partecipazione dei delegati provenienti da tutta la Toscana. Fabrizio Filippi è imprenditore agricolo con azienda ad indirizzo cerealicolo-olivicolo e faunistico a Santa Luce.
Eletto anche il consiglio direttivo della principale organizzazione agricola formato da Lidia Castellucci ed Enrico Lelli di Arezzo, Roberto Nocentini di Firenze, Andrea Landini di Prato, Simone Ferri Graziani e Guido Allori di Livorno, Andrea Elmi ed Elena Giannini di Lucca, Francesca Ferrari e Gianni Lorenzo di Massa Carrara, Tiziano Busti di Pisa, Fabrizio Tesi e Paolo Giorgi di Pistoia ai quali si aggiungono Francesca Lombardi per Giovani Impresa, Monica Merotto per Donne Impresa e Sergio Ballini per i Coldiretti Pensionati.
Filippi ha vissuto in prima persona il percorso di crescita di Coldiretti e delle aziende agricole che hanno saputo conquistarsi un ruolo: “Attraverso il progetto di Campagna Amica, che è oggi la più importante rete di vendita diretta d’Europa – spiega Filippi fresco di nomina – abbiamo dato la possibilità alle piccole e medie aziende agricole di conquistarsi uno spazio di assoluta dignità sul piano economico, strutturando anche una rete di scambi culturali con i cittadini. Abbiamo creato l’opportunità di una rete organizzata, con regole, trasparenza e veridicità; abbiamo stimolato la creazione di imprese, l’occupazione e come diretta conseguenza cambiato l’immagine della professione di agricoltore. Oggi parliamo di imprenditori agricoli: Coldiretti è stata determinante per la rivoluzione, anche culturale, del settore e per l’avvicinamento di molti giovani."
Fabrizio Filippi assume la presidenza di una Coldiretti Toscana i cui numeri sono importanti: 40.000 imprese agricole associate, 9 federazioni provinciali ed interprovinciali, 50 uffici di zona; sportelli sull’intero territorio regionale con 250 operatori dei quali 100 dedicati al Centro di Assistenza Agricola, con oltre 26.000 fascicoli riconosciuti.
Filippi ha citato due punti che sono diventati emergenza: "Danni da predatori ed ungulati e burocrazia. Dobbiamo riportare in equilibrio la presenza della fauna selvatica che oggi è l’artefice della perdita di competitività delle aziende e di milioni di euro di danni ogni anno il cui risarcimento è infinitesimale rispetto a quello che subiscono.
L’altro grande tema lamentato a più riprese è quello del rapporto con gli enti locali: “Vivono a velocità diverse ma gli obiettivi sono, o dovrebbero essere, gli stessi: creare lavoro, investimenti, migliorare la manutenzione del territorio, favorire il turismo e così via. Il rapporto è sbilanciato. C’è poca sensibilità, poca elasticità e poca praticità elementi che invece sono essenziali per chi fa impresa. Ogni anno le imprese spendono 100 giorni l’anno per adempiere ai diversi obblighi: quasi un terzo. Non stiamo parlando di imprese strutturate con uffici e professioni interni ma di imprese familiari con uno-due addetti. Il peso della burocrazia uccide l’agricoltura e questa è un’altra leva che va a discapito della competitività”. Tra i punti fermi del mandato le battaglie per la trasparenza e la tracciabilità.
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