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Lavoro martedì 23 novembre 2021 ore 09:27

I ricercatori precari del Cnr si incatenano

I lavoratori precari del Cnr incatenati

Presidio di protesta a San Cataldo, con il sostegno dell'Usb, dopo il diniego del Cnr di procedere alle stabilizzazioni previste dalla legge Madia



PISA — Ieri mattina, in occasione di un presidio organizzato dall'Usb, alcuni ricercatori precari del Cnr si sono incatenati in segno di protesta contro le mancate stabilizzazioni previste dalla legge Madia. "Nelle ultime ore - hanno spiegato dall'Unione sindacale di Base - il Cnr ha dichiarato che entro fine 2020 assumerà solo 51 dei circa 400 precari idonei in graduatoria in attesa di stabilizzazione". 

"Il Cnr ha ignorato anche altri aventi diritto - hanno aggiunto -: i non prioritari e coloro che hanno maturato post 2017 i requisiti comma 1 e comma 2 della legge Madia. Il Cnr ha ricevuto dal 2017 in poi i fondi necessari per stabilizzare tutti gli aventi diritto. E invece il Cnr manda a casa 400 lavoratori. Quando altri Enti hanno proceduto in modo opposto, assumendo anche chi ha maturato i requisiti per la stabilizzazione post 2017". 

"Il Cnr manda a casa centinaia di lavoratori - commentano ancora dall'Usb - .Ci sono le leggi: non solo la Madia, ma anche le sue modifiche e l'art.12 bis. C'è la volontà politica: leggi e interpellanze dei parlamentari (l'ultima presentata oggi!) affinché sia rispettata la volontà del legislatore di far rispettare i diritti dei lavoratori precari. Ci sono i fondi: decine di milioni di euro, destinati esplicitamente alle stabilizzazioni dal parlamento! Manca la volontà del Cnr tutto (Presidente, Dg e direttori) di riconoscere i diritti ai lavoratori precari. Usb non permetterà che i lavoratori subiscano questo indegno trattamento e organizza azioni di protesta. Parte la mobilitazione e partono i ricorsi degli idonei C2 in graduatoria, dei non prioritari e degli stabilizzandi post 2017.Tutti sapranno quanto sono immorali e prepotenti i vertici del Cnr. 

Uno sciopero del settore ricerca a livello nazionale è stato indetto per il 3 Dicembre 2021.

Parole di vicinanza ai ricercatori in protesta sono arrivate dal coordinamento pisano di Sinistra civica ecologista.

"Sinistra Civica Ecologista esprime vicinanza ai ricercatori e tecnici del Cnr che hanno ricevuto l'altro ieri un diniego all’assunzione da parte della direzione generale, nonostante l’idoneità alla stabilizzazione ai sensi dell’Art.20 comma 2 del D.Lgs 75/2017 (Legge Madia). Un esito inaccettabile per 350 lavoratori della ricerca, con competenze consolidate ed esperienza pluriennale e con idoneità in scadenza a metà Dicembre".

"La situazione è tanto più grave - hanno ricordato da Sce - se si considera l’ampia possibilità di risorse economiche offerte dal DM n. 614 del 19/05/2021 e dei 22,8 milioni di euro del Decreto Rilancia Italia. Anche nell’area della ricerca di Pisa sono numerosi gli aventi diritto che aspettano da tre anni il completamento delle procedure di stabilizzazione. Sce chiede a tutte le forze cittadine di prodigarsi nei confronti del Governo per una soluzione tempestiva di una situazione che si è già trascinata troppo a lungo, incidendo sulla vita di lavoratori e famiglie e di una comunità così importante nel quadro cittadino e nazionale".


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