Cronaca mercoledì 04 novembre 2020 ore 09:59
Scarpe false vendute on line usando gli influencer
Scoperta dalla Finanza una impresa familiare illecita che vendeva i prodotti falsi usando anche influencer sui canali social
PISA — Guardia di Finanza in azione, in collaborazione con il personale del nucleo speciale repressioni frodi tecnologiche, nei confronti di quattro persone, residenti a Pisa facenti parte dello stesso nucleo familiare e che, a vario titolo, sono state denunciate per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti, accusate di vendere on line scarpe di marca false con l'ausilio di influencer che pubblicizzavano i prodotti.
Disposto nei loro confronti anche il sequestro di oltre 330mila euro, ("L’equivalente dei guadagni illeciti degli ultimi due anni", ha spiegato la Finanza ), e l’oscuramento di 5 profili social utilizzati per commercializzare i prodotti falsi e attirare i clienti.
La attività era operativa da oltre due anni. "Gli indagati si erano organizzati attribuendo compiti e funzioni ad ogni membro della famiglia: il genero era addetto alle pubbliche relazioni e alla propaganda sui principali social network, come Facebook, Instagram e Telegram; la figlia si occupava delle ordinazioni dei prodotti falsi dalla Cina e delle spedizioni in varie regioni d’Italia; la nonna si intestava carte prepagate per l’accredito dei proventi illeciti; il padre si occupava del loro reimpiego per l’acquisto di ulteriori prodotti falsi", ha spiegato sempre la Gdf.
Una vera e propria impresa il cui oggetto esclusivo era soprattutto la vendita di scarpe di lusso contraffatte delle principali case di moda: Balenciaga, Chanel, Givency, Alexander McQueen, Fendi, Dior, Louis Vuitton, Versace, Nike e Gucci.
L’attività prevedeva anche la collaborazione di 15 giovani influencer, che pubblicizzavano i prodotti sui loro canali e che sono stati segnalati.
Le indagini delle Fiamme Gialle, svolte attraverso l’analisi del web, la ricostruzione dei flussi finanziari e il monitoraggio delle spedizioni hanno consentito di ricostruire un giro di affari che, in due anni, è stato quantificato in circa 400mila euro, con l’identificazione di oltre 2.500 clienti, che ricevevano la merce direttamente nelle loro case.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI