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Attualità lunedì 10 giugno 2019 ore 10:52

Un comitato per aiutare la piccola Jo

Si chiama "I sogni di Jo" e mira a raccogliere fondi affinché la bambina possa essere sottoposta a un intervento in Usa e così riuscire a camminare



PISA — A maggio è nato il comitato "I sogni di Jo", dedicato alla piccola Jo, affetta da una rara malformazione congenita, la emimelia, che comporta la mancanza di uno o più segmenti ossei degli arti.

Il 24 marzo la piccola Jo ha compiuto due anni e la sua famiglia ha chiesto un solo grande regalo: permettere alla bambina di poter camminare. Per realizzare questo sogno Jo necessità di una serie di interventi negli Stati Uniti molto costosi e la famiglia, stretta dall'abbraccio dall'intera comunità di Tirrenia - dove abitano ormai da anni - ma anche dall'affetto di personaggi del mondo dello spettacolo, ha attivato una raccolta fondi.

La storia

Jo nasce a Pisa il 24 Marzo 2017, dopo una gravidanza davvero ricca di preoccupazioni. I genitori scoprono durante una ecografia la malformazione della figlia, l'emimelia alla gamba destra, e la mancanza di due costole, ma grazie al sostegno della dottoressa Lorella Battini e dell'Associazione “La Quercia Millenaria”, che si occupa di tutte quelle famiglie che ricevono una diagnosi infausta in gravidanza, decidono di portare avanti la gestazione.

Dopo non pochi ostacoli, Jo è nata. Seguono esami, ospedali, visite, fisioterapia. La piccola lungo il suo tortuoso cammino si imbatte nel fisioterapista Alessandro Guidi, che permette alla piccola, dotata di grande forza di volontà, di raggiungere traguardi che sembravano impossibili da avvicinare.

La bambina oggi sta seduta, gattona, cammina con il suo tutore e il suo deambulatore. La mancanza di due costole è soltanto qualcosa di estetico, le due emivertebre sembrano compensarsi e non preoccupare troppo al momento. Per quanto riguarda gli arti inferiori, a sinistra Jo deve sistemare il ginocchio e deve riallineare la caviglia. A destra soffre di emimelia.

La mancanza di un osso ha causato un’incurvatura dell’osso presente, che si è andato a posizionare più in alto di dove dovrebbe: la gamba risulta dunque più corta. Ginocchio, caviglia, lunghezza e curvatura sono tutte da sistemare.

In Italia l’unica opzione proposta alla famiglia è l’amputazione della gamba destra. I genitori però non si arrendono e scoprono che oltreoceano, al Paley Institute in Florida c’è una speranza. Dopo i primi contatti con la struttura, il Dottor Paley conferma che Jo può essere curata e che c’è ancora la speranza di non dover amputare la gamba. La famiglia, in attesa del primo appuntamento per la prima visita, scopre di non essere la sola in questa situazione, in Italia ci sono altre 5 mamme e 5 papà pronti a lottare per i loro figli.

Come aiutare Jo

Il costo medio per questi interventi si aggira intorno ai 500mila euro, soltanto per operazioni e fisioterapie. In più ci sono viaggi, soggiorni, e tutto ciò che ne consegue. Da qui la decisione di creare un comitato per riuscire a raccogliere l’immensa cifra necessaria.

Per poter aiutare Jo è possibile fare una donazione tramite bonifico all’IBAN IT46Q0503414055000000002407 o PayPal iryanne25@gmail.com.

Il comitato ha anche creato una pagina Facebook, "I sogni di Jo".


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