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Imprese & Professioni lunedì 23 maggio 2022 ore 10:50
Stress da lavoro e ricorso al fumo: le regole e i comportamenti dei fumatori in ufficio
È risaputo che i fumatori aumentano in modo esponenziale il consumo di tabacco in relazione al grado di ansia e di stress.
PISA — Lo stress è uno stato psicologico molto diffuso, soprattutto quando si parla del lavoro. Sono infatti numerosi i lavoratori italiani che soffrono di questa condizione e che, a causa delle tensioni, smorzano lo stress ricorrendo alle sigarette. Vediamo di approfondire alcune informazioni relative alle regole e ai comportamenti tipici dei fumatori in ufficio, con un riferimento ad alcuni consigli utili per diminuire il consumo di tabacco.
Binomio stress-fumo: la percezione delle sigarette
È risaputo che i fumatori aumentano in modo esponenziale il consumo di tabacco in relazione al grado di ansia e di stress, cosa che ovviamente si manifesta soprattutto in ambito lavorativo. Per quale motivo accade ciò? Per il semplice fatto che la sigaretta viene percepita dai fumatori come un vero e proprio sostegno mentale e psicologico. Alla base si trovano effettivamente delle reazioni chimiche che avvengono a livello organico, dovute ad esempio all’effetto rilassante della nicotina. Si tratta di una sostanza che riesce a stimolare i centri del cervello adibiti al piacere, cosa che favorisce il rilascio di dopamina. L’effetto è semplice da immaginare: quando fuma, il fumatore si sente in pace con sé stesso e di buon umore. Naturalmente tutto ha un prezzo: quando scema l’effetto della nicotina, subentra l’astinenza e questo provoca una reazione da parte del fumatore votata spesso all’ansia e al nervosismo. L’effetto antistress delle sigarette, dunque, non è altro che una reazione momentanea dovuta ai processi chimici del cervello, che reagiscono appunto all’assunzione di nicotina, ma non rappresenta ovviamente una soluzione a medio o lungo termine.
Fumatori in ufficio e istruzioni per attenuare lo stress
Per ovvi motivi non è consentito fumare in ufficio, dunque il fumatore logicamente accumula tensioni nervose fino all’agognato momento della pausa sigaretta. Vuol dire che è importante trovare delle soluzioni alternative, utili per attenuare lo stress lavorativo. Si fa ad esempio riferimento all’uso di device elettronici come le e-cig, che consentono di mantenere la tipica gestualità propria delle sigarette, calmando anche l’eventuale ansia, senza però ricorrere necessariamente alla nicotina e soprattutto riducendo notevolmente l’esposizione alle sostanze dannose che derivano dalla combustione del tabacco. Al momento del passaggio alle e-cig, per capire quale sigaretta elettronica scegliere, è possibile consultare alcuni siti online dedicati appositamente al mondo dello svapo, così da reperire tutte le informazioni più importanti per iniziare al meglio. Uno dei punti di forza di questo strumento è sicuramente la sua semplicità, che permette un uso intuitivo e mai complesso; un fattore che ha portato le e-cig al successo e all’approvazione di molti fumatori, soprattutto se si considera il ruolo che questa assume nel processo di abbandono delle sigarette tradizionali.
Chiaramente, oltre al ricorso al fumo, ci sono anche altri modi per gestire lo stress in ufficio, considerato come un fattore di rischio professionale; è il caso delle pause, ad esempio che aiutano a respirare e ad allontanare la fatica. Inoltre, si suggerisce di intrattenere delle conversazioni con i colleghi, che potrebbero in qualche modo influire positivamente sull’umore giornaliero. Infine, in casi estremi, quando gestire lo stress diventa quasi impossibile, è sempre opportuno cercare un aiuto psicologico professionale, al fine di migliorare il proprio benessere lavorativo e non.
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