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Attualità venerdì 27 agosto 2021 ore 15:00
La Valle del Cuoio reinterpretata dai giovani designer
Se c’è un materiale capace di esprimere al tempo stesso forza, grinta e vitalità, quel materiale è il cuoio.
PONTEDERA — Vivo e in continua evoluzione per sua stessa natura, frutto di un processo antichissimo e oggi aggiornato in chiave di sostenibilità ambientale ed economia circolare, il cuoio è per la Toscana anche simbolo e prodotto principale di un’economia resiliente e più che mai fertile, con solide radici tra Val d’Arno e Valdera.
Un settore in cui possono esprimersi sia l’alta tecnologia che l’artigianato e il saper fare tipicamente toscani, tramandati di generazione in generazione tra professionisti sempre più richiesti dal mondo della moda. E’ in questo contesto che si sviluppano i progetti creativi degli studenti di Istituto Modartech, scuola di alta formazione con base a Pontedera, nel cuore del distretto produttivo toscano, e collaborazioni attive con le realtà più rappresentative del made in Italy.
Dall’incrocio tra l’expertise radicata sul territorio e il talento di giovani designer poco più che ventenni sono nate collezioni di outfit e accessori che fanno della pelle un elemento centrale e caratterizzante, suggerendoci le tendenze del futuro. Una tra tutte: quella di usare la moda per lanciare messaggi di forte impatto sociale.
Così dal Corso Triennale Post Diploma in Fashion Design, ad esempio Elena Giaccai, 22 anni, usa il cuoio per creare capi simbolo, attraversati da cinghie, lacci e fibbie dai richiami bondage, per denunciare le discriminazioni verso i “sex workers”. Una collezione no gender, realizzata grazie alla collaborazione diretta con aziende locali, per lavorazioni e approvvigionamento di materia prima di scarto.
In technicolor, ma anche laminata e traforata la pelle usata da Asia De Mastro, 23 anni, per realizzare una linea di bag e scarpe, con l’intento di abbattere le maschere e spingerci a mostrarci per quello che siamo senza paura di essere giudicati.
Un profondo disagio – gli attacchi di panico – si trasforma in marchio e punto di forza nella collezione creata da Micol Procopio, 21 anni, con inserti in cuoio inciso a caldo e timbri realizzati ad hoc da un’azienda del territorio. Fibbie personalizzate e lavorazioni artigianali rispecchiano la qualità dell’alto artigianato made in Tuscany.
Anche Gaia Marchi, 22 anni, lavora sulle incisioni per personalizzare una linea di multi-mini bag, utili per portare con sé gli inseparabili smartphone e cuffie, con pratica tracolla, da indossare da sole o in combinazioni multiple. I pezzi sono stati tutti tagliati manualmente, per poi essere incisi al laser con le parole simbolo della collezione ideata dalla giovane designer e assemblati a mano con l’aiuto di un esperto artigiano. “GO NOTICED” è il motto della collezione, pensata per non passare inosservata.
Collezioni e tesi di laurea sotto il segno dell’artigianalità e dell’innovazione responsabile.
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