Imprese & Professioni lunedì 10 giugno 2019 ore 06:20
Progetto lavorare sicuri: l’importanza della formazione
La regione Toscana ha approvato un piano quinquennale (2016 - 2020) con il quale nel corso degli anni già trascorsi ha scelto di dare maggiore importanza all’aspetto prevenzionistico della sicurezza sul lavoro.
TOSCANA — Il progetto si
chiama Lavorare
Sicuri, è stato approvato dalla Giunta regionale e si
basa sull’affrontare il problema da diversi fronti,
dall’informazione, all’assistenza, alla vigilanza, fino al
sostegno per favorire le imprese nell’implementazione di misure di
sicurezza più efficaci.
Un ruolo cardine in questo piano
regionale per la sicurezza sul lavoro è costituito dal processo di
Formazione obbligatoria ai sensi del D.lgs 81, il cosiddetto
Testo Unico della Sicurezza.
Nel progetto è chiaramente
specificato che la formazione deve fare un passo avanti per liberarsi
dallo stereotipo di “trasmissione di nozioni fine a se stessa”.
Per assecondare lo spirito prevenzionistico del piano regionale Lavorare Sicuri e sensibilizzare quanti più lettori all’argomento, supportati dagli esperti di Corsisicurezza.it, vi elencheremo in breve le caratteristiche peculiari della formazione obbligatoria prevista dal Testo Unico
Formazione Obbligatoria sulla Sicurezza sul Lavoro
La formazione è definita come “il processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi”
Il Decreto 81 e gli Accordi tra Stato e
Regioni hanno sempre posto un particolare accento su questo aspetto
differenziando i percorsi formativi in base ai soggetti a cui sono
destinati e alle relative responsabilità.
Esistono infatti corsi
con programmi diversi per tutti i soggetti coinvolti nella
gestione della sicurezza aziendale:
- Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione o RSPP;
- Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza o RLS;
- Datore di Lavoro (qualora ricopra il ruolo di RSPP);
- Dirigenti e Preposti delegati dal datore di lavoro;
- Addetti alla gestione delle emergenze (incendio e primo soccorso);
- Lavoratori;
Gli argomenti trattati differiscono in
base alle caratteristiche dell’azienda in termini di livello di
rischio e numero di lavoratori.
è previsto che la formazione
venga somministrata in maniera preventiva a tutti i soggetti, o
comunque entro un limite di tempo ragionevole dall’avvenuta
assunzione (per i lavoratori ad esempio è 60 giorni), ma la cosa più
importante è che deve essere svolta durante l’orario di lavoro
e non deve comportare oneri per il lavoratore, ciò vuol dire che a
pagare i corsi di formazione deve essere il Datore di Lavoro.
Un
altro punto su cui verte la normativa è l’aggiornamento
periodico della formazione con lo scopo di rinnovare le
conoscenze in materia dei soggetti ed adeguarle ad eventuali nuove
normative entrate in vigore nel frattempo.
In parallelo ai processi di formazione, ove necessario, è obbligatorio che i lavoratori ricevano un dovuto addestramento pratico, sull’utilizzo di dispositivi di protezione individuali o di attrezzature e macchinari presenti in azienda da cui possono derivare rischi e pericoli.
Ovviamente, in quanto obbligo, la mancata formazione dei lavoratori o dei principali attori della sicurezza aziendale è punita con pesanti sanzioni, che tra l’altro sono aumentate nel 2019.
Formazione e Progetto Lavorare Sicuri
Concludiamo l’articolo tornando a
concentrarci sul progetto che interessa strettamente la nostra
regione, l’iniziativa di focalizzarsi sulla formazione è nata
dall’analisi dei dati infortunistici da cui emerge che buona parte
degli infortuni nasce proprio da una cattiva organizzazione del
lavoro e da comportamenti pericolosi o inadeguati dei lavoratori.
In
quest’ottica si punta a rendere più efficace la formazione,
soffermandosi anche sull’apprendimento pratico da affiancare a
quello teorico e normativo, puntando su metodologie interattive e
innovative che possano far crescere la cultura della sicurezza in
tutte le figure partecipi della prevenzione aziendale.
Segue
il link dell’Allegato
3 della Delibera n.151 del 2016, con il quale la
Regione Toscana definisce gli obiettivi di formazione strategica
per il quinquennio 2016 -2020, vi invitiamo a leggerlo.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI