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Attualità domenica 11 dicembre 2016 ore 13:00

Quali sono le norme che regolano il gioco in Toscana

Il gioco d'azzardo costituisce allo stesso tempo un rischio e una risorsa economica per gli operatori e per lo Stato. I soggetti vulnerabili sono a rischio dipendenza e il comportamento porta a disagi gravissimi per la persona e per la sua famiglia.



TOSCANA — Vengono dilapidati interi patrimoni, mettendo a repentagli la vita affettiva e lavorativa. Mentre l'indebitamento può invogliare la persona a ricorrere all'usura con le ovvie conseguenze del caso. Le normative in materia sono nazionali e supportate da un'attività specifica degli organismi competenti. L'Unione Europea non ha mai concepito una normativa sul tema, tuttavia c'è una risoluzione del Parlamento europeo volta a legittimare gli interventi degli Stati membri per proteggere i giocatori. Si punta a salvaguardare la salute, combattendo le pratiche irregolari che nascono attorno al fenomeno del gioco d'azzardo. Fanno parte degli intendimenti anche la sensibilizzazione con campagne ad hoc e azioni di monitoraggio per verificare l'andamento della situazione. Tra le iniziative c'è il lavoro per limitare l'accesso dei minori al mondo del gioco d'azzardo, obbligando gli operatori a verificare l'età e l'identità del giocatore, ponendo inoltre dei limiti di spesa, informando sui possibili rischi a cui si va incontro. 

L'Italia ha più volte legiferato in materia, con norme intese alla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. Si è puntato a contrastare la criminalità organizzata in prima battuta, ma si è intervenuti anche a salvaguardia dei soggetti più deboli, concedendo le autorizzazioni per gli operatori a condizioni precise, con restrizioni e requisiti specifici. I controlli sono stati resi più severi. Non sono mancati tuttavia scontri con chi è attivo nel settore, interessato a incassare i guadagni derivanti da tale attività. Negli anni ci sono state moltissime revisioni delle leggi, ma in ogni caso i punti cardine sono sempre stati il contrasto della criminalità e la protezione dei giocatori. Negli ultimi anni, però, sono stati apportati interventi legislativi in materia che hanno preso in considerazione gli aspetti sanitari, cioè dando importanza alla prevenzione e alla cura dei disagi portati dalla dipendenza del gioco d'azzardo. L'incentivo a tale decisione del legislatore lo ha dato il dilagarsi del fenomeno tra i giovanissimi.
I minori molto spesso sono le principali vittime del gioco d'azzardo e non hanno un supporto adeguato. Sono così state previste sanzioni elevate nei confronti degli operatori che violano le norme e poi sono stati stanziati fondi per svolgere campagne di sensibilizzazione e quindi di miglioramento delle attività di assistenza e recupero attraverso strutture dedicate con medici e operatori altamente qualificati e specializzati. A tal proposito, inoltre, è stato istituito un apposito Osservatorio, con l'intento di monitorare la situazione e quindi di individuare eventuali modifiche ed ulteriori provvedimenti per migliorare e soprattutto rendere efficaci tutte le azioni del caso.
La Toscana, con la propria amministrazione regionale, ha adottato leggi per i propri cittadini volte a dare ai piani sanitari un approccio rivolto alle vittime del gioco d'azzardo e dalla dipendenza che crea. Tra i provvedimenti presi si evidenzia l'articolato relativo alla prevenzione logistica, ovvero alla distanza dei locali in cui si pratica il gioco di azzardo dai luoghi in cui si trovano le persone più a rischio. Si vuole evitare la tentazione alle persone e quindi di arginare il fenomeno. 

La legge regionale prevede il divieto di fare pubblicità dei locali del genere. Si adotta la formazione di operatori perché possano essere d'aiuto e inoltre si lavora alle campagne di sensibilizzazione e al sostegno del terzo settore, perché possano assistere le persone e dare le giuste informazioni ai cittadini, perché comprendano pienamente il rischio relativo al rischio dovuto al loro comportamento nel gioco. Il sostegno riguarda altresì gli operatori, con incentivi mirati ai gestori dei locali intenzionati a rimuovere gli apparecchi destinati al gioco lecito. Anche i dispositivi per cui si ha un'autorizzazione e quindi rispettosi della legge vanno eliminati dai bar e dalle sale gioco, per evitare che la gente possa cadere in tentazione e sperperare le risorse economiche proprie e della famiglia. Tale provvedimento aiuta a ridurre la resistenza dei proprietari delle attività commerciali, andando a ridurre l'impatto economico di tale decisione.

La legge, rispetto alla promozione, intende inoltre contrastare il codice promozionale - si veda, a titolo esemplificativo, quello proposto da bet365 - ovvero una delle tante modalità di marketing con cui gli operatori del settore attraggono la clientela, cioè proponendo sconti sulle puntate oppure maggiori ricavi in caso di vincita. Il problema che resta, tuttavia, aperto è la duplicità del ruolo delle istituzioni. Da un lato ci sono le autorizzazioni e le concessioni destinate agli operatori che installano dispositivi volti al gioco d'azzardo, mentre dall'altro gli stessi soggetti intervengono per arginare rischi e disagi. Da un lato lo Stato e le Regioni incassano maggiori tasse, mentre dall'altro spendono soldi per curare le vittime della dipendenza da gioco d'azzardo. In Toscana i numeri delle vittime di tale patologia sono in continuo aumento, quindi la normativa è alla ricerca di maggiore efficacia e soprattutto di essere applicata con maggiore rigore, al fine di renderla effettiva e raggiungere l'obiettivo con il risultato più positivo possibile. 


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