Monitor Consiglio lunedì 10 febbraio 2025 ore 20:30 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Restituire al demanio civico le terre occupate da Henreaux

"Monte Altissimo, il Movimento 5 Stelle si schiera dalla parte dei frazionisti aventi diritti naturali"
FIRENZE — "Di fronte agli ulteriori sviluppi della vicenda che sta interessando il riconoscimento dell'uso collettivo delle terre del territorio versiliese e in particolare il destino del Monte Altissimo, il Movimento 5 Stelle si schiera dalla parte dei 'frazionisti aventi diritti naturali' affermando la necessità della restituzione al demanio civico di terre occupate dalla Società privata Henraux Spa senza alcun titolo contrattuale valido". Così in una nota Riccardo Ricciardi, capogruppo M5S alla Camera, i gruppi territoriali M5S di Massa, Carrara, Versilia.
"Il M5S - prosegue la nota - ribadisce il proprio assoluto sostegno alle richieste sostenute da più parti e dalla raccolta di firme dei 'frazionisti aventi diritti naturali', depositate dal 26.04.2022 e più volte sollecitate, avanzate alla Regione Toscana e al Comune di Seravezza per la convocazione delle legittime elezioni dell'Asbuc delle comunità locali della montagna di Seravezza: l’Ente è formalmente riconosciuto con decreto regionale n. 3277 del 30 luglio 2012 e ha il compito di amministrare e tutelare i beni di uso civico e le proprietà collettive di appartenenza delle frazioni comunali; attualmente è privo del proprio organo di rappresentanza".
"In questo modo si bilancerebbe il potere del Sindaco che non deve essere l’unico decisore nella tentata conciliazione della Soc. Henraux spa. La società per azioni vorrebbe definitivamente iscrivere al proprio patrimonio privato 1.970.000 metri quadrati di montagna, gran parte del Monte Altissimo e del Monte Pelato, dopo che una sentenza, sulla quale pende un ricorso, li ha definiti in sostanza occupati abusivamente. Per il Movimento la tutela della nostra terra e degli interessi collettivi è la base di qualsiasi tipo di politica e non quella di privati che continuano a fare profitti spropositati con beni che sono comuni", conclude la nota.
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