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Attualità sabato 24 gennaio 2015 ore 14:20

Battaglia legale sulla chiusura di Scarlino

Scarlino, Rossi risponde a De Girolamo - Video

I proprietari dell'inceneritore impugneranno la decisione del Consiglio di Stato di sospendere l'attività. Cispel: "Rossi riapra subito l'impianto"



FIRENZE — Moreno Periccioli, presidente di Scarlino Energia e proprietario dell'inceneritore, è pronto a una lunga battaglia legale. A suo dire, infatti, troppe cose non tornano nella sentenza con cui il 20 gennaio il Consiglio di Stato ha sospeso l'autorizzazione a mantenere attivo l'impianto.

"Leggendo le carte - ha detto Periccioli dalla sede fiorentina del Cispel - appare chiaro che la decisione della magistratura amministrativa è stata presa basandosi non sui rilievi effettuati negli anni da Usl e Arpat sui livelli di inquinanti emessi dall'inceneritore e sulle ricadute sulla salute della popolazione, ma su un parere di un esperto contattato da chi ha fatto ricorso contro di noi (Comune di Follonica e comitati No inceneritore)".

Dito puntato, tra le altre cose, sul dato certificato dal Consiglio di Stato, secondo cui nell'area di Scarlino il tumore alla vescica tra le donne avrebbe avuto picco del 117% tra il 2000 e 2009, rispetto alla media toscana. "Un dato falso - ha tuonato Periccioli - perchè basato su un calcolo che, come dicono gli esperti, non può essere statisticamente rilevante per piccoli campioni. In questo caso il dato, raccolto dal perito di parte, era stato estrapolato dall'analisi di 10 donne".

Da qui la minaccia di Periccioli di procedere per vie legali anche contro il perito nominato dall'accusa, per procurato allarme. Quel che è certo per il momento è però il ricorso in Cassazione e il tentativo di far riesaminare la sentenza dallo stesso Consiglio di Stato "a causa - dice Periccioli - dei macroscopici errori contenuti nel dispositivo".

Una posizione condivisa dal presidente della Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, che arriva a spingersi oltre, parlando di precedente pericoloso. "Nella sentenza, che è tutta politica, c'è scritto nero su bianco che l'inceneritore rispettava tutte le prescrizioni di legge. Il fatto che un giudice abbia però deciso di sospenderne l'attività è una novità giuisprudenziale di una gravità assoluta". 

Da qui l'appello di De Girolamo alla Regione, che ha diretta competenza in materia di smaltimento rifiuti, di autorizzare la riapertura dell'impianto nei prossimi 15 giorni. "Anche perchè sia l'Asl di Grosseto che l'Arpat hanno certificato che l'impianto non inquina e le polveri non hanno impatto sulla salute dei cittadini".

L'invito è quindi quello di scavalcare la sentenza del Consiglio di Stato e riavviare il ciclo di smaltimento rifiuti in Maremma, visto che al momento nell'impianto di Scarlino sono "parcheggiate" 1250 tonnellate di Css (Combustibile solido secondario) ed è a rischio il futuro di 120 lavoratori, compreso l'indotto.


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Scarlino Energia su chiusura impianto - Video
De Girolamo, Cispel su chiusura impianto - Video
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