Palio domenica 21 ottobre 2018 ore 16:12
Contradaiole, Contradaioli e altre cose del Palio
Lo straordinario è stato vinto dalla Tartuca con lo scosso Remorex. Delusione per il Nicchio. Corsa drammatica. Le immagini delle persone in città
SIENA — "Sai, quella è sempre stata una Contrada molto unita" quale?
"Ma non si possono far correre sette cavalli esordienti e sperare che vada tutto bene!" forse ha ragione...
"Gigi avrebbe dovuto correre nella Tartuca, invece hanno vinto senza di lui!" vero...
Camminando per le strade di Siena nei giorni del Palio l'appassionato non senese (cioè chi scrive) non può fare a meno di rallentare il passo e quasi fermarsi per origliare, quando sente qualcuno parlare di Palio. Né più né meno di quando camminiamo per strada e il profumo di pane che esce da un panificio ci blocca immediatamente.
La cronaca di ieri, in breve: il Palio straordinario per i cento anni dalla fine della prima guerra mondiale, è stato vinto dalla Tartuca col cavallo scosso Remorex che ha battuto di un soffio l'unico fantino rimasto in gara, il favorito Tittia Atzeni per il Nicchio. La corsa è stata drammatica con due fantini finiti in ospedale con trauma cranico, Scompiglio Bartoletti e Gingillo Zedde. Entrambi sono fuori pericolo. Il cavallo montato da Bartoletti si è infortunato a un arto ed è stato portato alla clinica veterinaria Il Ceppo.
In questo articolo, oltre alle numerose foto scattate in città (si possono vedere tutte, sono 23, in fondo all'articolo), ci saranno alcuni brevi racconti di fatti accaduti sabato 20 ottobre a Siena.
Questo Contradaiolo, nel documentario L'ultima vittoria dedicato alla Contrada della Civetta e girato nel 2003, dice che "l'unica cosa che si avvicina alla vittoria del Palio può essere l'orgasmo".
Non so se ieri i Contradaioli della Tartuca abbiano provato una sorta di orgasmo, di sicuro molti di loro non si aspettavano una vittoria. Il paragone tra la gioia per la vittoria e l'orgasmo ha un suo senso, almeno dal punto di vista temporale: i quattro giorni potrebbero essere l'amplesso e il minuto e venti secondi della corsa, l'orgasmo, in caso di vittoria. A dir la verità però l'amplesso dei quattro giorni e l'orgasmo della corsa riguarda tutte le migliaia di appassionati di questa festa unica.
Appassionati come il giornalista romano Daniele Manusia o come Luca Zammarian, 42enne di Asti o come l'ottantenne Contradaiolo del Nicchio Fulvio Losi. Grazie a Manusia e a sua moglie Emma Verdet la mattina ho conosciuto Luca e Fulvio e dalla casa di quest'ultimo abbiamo assistito dall'alto alla benedizione del cavallo del Nicchio.
Anche questa volta, come ad agosto, la Contrada blu era tra i favoriti. Se nel Palio della Madonna dell'Assunta si diceva portasse in piazza due milioni ieri si vociferava di una cifra vicina ai tre milioni di euro. Ma quanti ne spende se vince? ho chiesto. "Tutti" mi ha risposto un Contradaiolo. Ora, a causa di squalifiche e della necessità di essere estratti per correre, i contradaioli del Nicchio rischiano di dover aspettare il 2020 per poter riprovare a vincere.
Dopo la benedizione del cavallo, avvenuta prima di pranzo, i tempi verso la mossa delle 17 sono stati abbastanza frenetici rispetto a un Palio estivo.
Subito è partito il corteo storico e, mangiato un panino al volo, ho raggiunto Palazzo Berlinghieri, da dove ho visto il Palio insieme al giornalista senese (del Bruco) Sandro Vannini e ad Antonietta Pianigiani (del Montone).
La mossa è stata lunga, quaranta minuti. Poi i cavalli sono partiti e in ottanta secondi ci sono state mille emozioni. Altrettante rivedendo in loop il Palio in tv.
Non lo so, ma forse aveva ragione quella persona che ieri pomeriggio diceva che sette cavalli esordienti e tre semi-esordienti erano un rischio. Vedremo come si comporteranno i Capitani delle Contrade nella Tratta del Palio di luglio 2019. Intanto è sera sui Palii 2018.
René Pierotti
© Riproduzione riservata
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