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Cronaca martedì 17 novembre 2015 ore 18:16

La forza di Antonella

La vedova di David Rossi, deceduto dopo essere caduto dalla finestra del suo ufficio, non si arrende e chiede la verità: "Non si è suicidato"



ROMA — Il biglietto di addio alla moglie scritto dietro coercizione, una ferita alla testa che lascia pensare all'uso di un corpo contundente, segni sulle scarpe che fanno immaginare una colluttazione, ecchimosi e lividi sul corpo, il video della caduta che fa temere il peggio, ovvero che non si trattò di suicidio ma di omicidio. 

All'indomani della riapertura del caso di David Rossi, il responsabile della comunicazione di Mps deceduto il 6 marzo 2013 dopo essere caduto dalla finestra del suo ufficio, la vedova dell'uomo, Antonella Tognazzi, ha tenuto a Montecitorio una conferenza stampa organizzata dal M5s con i tecnici arruolati dalla famiglia.

"Non capiva cosa la finanza o i magistrati avessero da chiedere a lui - ha risposto ai giornalisti Antonella Tognazzi a margine della conferenza stampa - Era preoccupato e sicuramente pressato dalla situazione lavorativa, la banca non attraversava certamente un bel periodo - ha spiegato Antonella - Mio marito non aveva nulla da dire in Procura, ne sono certa, ma evidentemente qualcuno con la coscienza poco pulita ha avuto un momento di panico".

L'avvocato della famiglia, Luca Goracci, ha illustrato in conferenza stampa come la scrittura sul biglietto di addio alla moglie - una grafia "a strappi, con cambiamenti bruschi della scrittura"- abbia indotto il consulente grafologo a ritenere che quelle righe dolorose siano state scritte "dietro coercizione". Una delle motivazioni che hanno indotto la Procura di Siena a riaprire le indagini.

La famiglia è convinta che Rossi "sia stato tramortito, poi buttato giù. "Il movente - ha spiegato Luca Goracci - potrebbe essere che Rossi fosse intenzionato ad andare a raccontare quel che sapeva in Procura. Al di là che poi sapesse o meno, questa può essere una delle ipotesi".

Gian Aristide Norelli, medico legale e consulente della famiglia, riconosce che esistono delle lesività sul corpo di Rossi "che difficilmente possono trovare come unica spiegazione la caduta - ha spiegato il medico - Tra queste le ampie aree violacee presenti in molte parti del corpo estese, comprese braccia e polsi del cadavere, evidenze che con un solo meccanismo di caduta mal si conciliano".

Poi c'è la "ferita a livello del cuoio capelluto, triangolare", benché il legale della famiglia sostenga che nel vicolo dove è stato ritrovato il corpo non ci fossero "dislivelli o spigoli, né tantomeno sassi risultano dalle fotografie" scattate quella notte. "Dal punto di vista medico legale -  ha spiegato Norelli - possiamo dire che ci sono una serie di lesioni che non hanno avuto una motivazione nel loro determinarsi. Non posso dire si sia trattato di suicidio o meno, ma certo non ci sono motivazioni sufficienti per accantonare la seconda ipotesi. Molte lesioni potrebbero essere segno di afferramento, dunque non perpetrate dal soggetto su se stesso. Se io fossi in chi conduce le indagini - ha concluso il medico -  chiederei la riesumazione della salma". 

Luca Scarselli, altro tecnico nominato dalla famiglia, ha mostrato le immagini tratte dal video che ha ripreso per 58 minuti e 31 secondi parte di quanto avvenuto quella sera, compresa la caduta di Rossi "rimasto a terra vivo per ben 22 minuti senza che nessuno se ne accorgesse e prestasse soccorso - ha spiegato Scarselli -  E i frame che riprendono l'impatto dell'uomo al suolo mostrano che l'uomo è caduto lungo la verticale, senza slancio e rotazione: impossibile per chi si getta da una finestra." 

"Anche il filmato estrapolato dalla telecamera della banca puntata su quel vicolo ha presentato subito delle peculiarità - ha denunciato  Scarselli - si interrompre prima che arrivino i soccorsi, ed è avanti di 16 minuti. Da parte mia, come riflessione personale - ha detto il tecnico - non credo che la caduta di Rossi possa essere avvenuta senza che nessuno se ne sia accorto. Erano le 19.43 quando Rossi ha toccato il suolo. Credo che qualcuno abbia sentito all'interno della banca e farei un appello: se qualcuno ha visto o sentito qualcosa è il momento di dire come stanno davvero le cose".


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