Attualità giovedì 10 aprile 2014 ore 12:21
Il sindaco: ''Nozze gay subito trascritte''
Ma la procura di Grosseto presenterà ricorso contro il Tribunale che ha ordinato la trascrizione del matrimonio celebrato a New York fra due uomini
GROSSETO — E' stato il procuratore capo Francesco Verusio ad annunciare che la procura impugnerà la decisione del Tribunale di Grosseto. ''Per fortuna esiste una sentenza della cassazione - ha dichiarato Verusio - che dice chiaramente che la trascrizione non si puo' fare. Stiamo predisponendo le motivazioni della nostra impugnazione in appello che sarà fatta il prima possibile.
Gli sposi sono Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci, rispettivamente 68 e 57 anni. Rientrati in Italia dopo il matrimonio, avevano chiesto al Comune di Grosseto la trascrizione delle nozze che pero' era stata rifiutata. Di qui il ricorso al Tribunale che ha dato loro ragione disponendo la trascrizione.
''Ci adegueremo subito all'ordinanza del Tribunale'' ha dichiarato il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi ricordando che, a suo tempo, il Comune scelse di non opporsi neppure al ricorso presentato dalla coppia.
''Finalmente arrivano indicazioni chiare sulla modalità a cui devono attenersi gli ufficiali di stato civile - ha commentato il primo cittadino - si tratta di un precedente storico nel riconoscimento delle unioni fra persone dello stato sesso in Italia''. ''D'altra parte non spetta ai singoli Comuni ma allo Stato emanare norme precise in materia - ha concluso il sindaco - Spero che il Parlamento italiano arrivi presto a una legge nazionale che possa fare chiarezza''.
''E' la prima volta che un matrimonio gay viene riconosciuto in Italia - ha dichiarato il senatore del Pd Sergio Lo Giudice, in passato presidente di Arcigay - Mi sono sposato in Norvegia, a Oslo, tre anni fa, con il mio compagno e ora chiederò la trascrizione del nostro matrimonio al Comune di Bologna. Dopo la sentenza di Grosseto pero' è piu' che mai necessaria una norma che estenda alle coppie gay gli stessi diritti delle coppie eterosessuali''.
''La decisione di Grosseto equivale per portata giuridica e per importanza sociale alla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 40 - ha dichiarato Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia - E' stata cambiata radicalmente una legge iniqua così come è iniquo il divieto di accedere al matrimonio da parte delle coppie dello stesso sesso''.
''La sentenza del Tribunale di Grosseto è un fatto rivoluzionario che merita una risposta politica positiva, a partire dal presidente del Consiglio Renzi'' ha detto Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
Anche per la vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, delegata alle pari opportunità, l'ordinananza del Tribunale di Grosseto è un segnale che dice alla politica di affrontare quanto prima il problema. ''Questioni così delicate - ha detto Saccardi - non siano lasciate alla responsabilità di alcuni tribunali''.
Su posizione opppste la Cei (Conferenza episcopale italiana) che
ha definito la decisione del Tribunale di Grosseto ''uno strappo e una
pericolosa fuga in avanti''. Per i vescovi ''il matrimonio è l'unione
fra un uomo e una donna''.
Guarda qui sotto la dichiarazione in video della vicepresidente della Regione Stefania Saccardi
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