Attualità domenica 21 gennaio 2024 ore 08:45
Solidarietà e protezione civile nei beni sottratti alla mafia
I due edifici inaugurati nel Valdarno divengono presidi di legalità. Sono intitolati alle vittime della criminalità organizzata
TERRANUOVA BRACCIOLINI — Portano i nomi delle vittime della strage dei Georgofili a Firenze, la famiglia Nencioni, e del primo politico e amministratore pubblico ucciso dalla 'ndrangheta Giuseppe Valarioti: così nella loro nuova vita i due immobili sottratti alle mafie e restituiti alle istituzioni e alla collettività a Terranuova Bracciolini, nel Valdarno aretino, dove saranno impiegati uno per il co-housing solidale e l'altro come magazzino e rimessa per mezzi comunali di protezione civile e tutela del territorio.
I due immobili nelle loro rinnovate destinazioni, assegnati al Comune dall’Agenzia Nazionale dei beni confiscati, sono stati inaugurati ieri alla presenza dell'assessore regionale alla legalità Stefano Ciuoffo: “Si concretizza oggi un passo molto atteso, un segnale di legalità e di lotta alle mafie. Questi immobili, nati grazie al riciclo dei ricavi connessi alle attività illegali e alla criminalità, verranno destinati fin dai prossimi giorni per funzioni sociali", ha detto.
Oltre all'assessore regionale Ciuoffo, all’evento pubblico di inaugurazione erano presenti rappresentanti istituzionali dei comuni del Valdarno e della provincia di Arezzo, la prefetta di Arezzo e Luigi Dainelli, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage dei Georgofili, oltre a Don Bigalli di Libera Toscana. La manifestazione si è svolta in due momenti con l’inaugurazione della villetta alle Ville che sosterrà il co-housing solidale, e poi con quella del capannone di via Poggilupi, che ospiterà l’archivio e la rimessa dei mezzi comunali.
La villetta è stata intitolata ad Angela Fiume, Fabrizio Nencioni e le loro bambine, Nadia e Caterina, la famiglia vittima dell’attentato mafioso del 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili a Firenze.
L’immobile di via Poggilupi è stato invece intitolato a Giuseppe Valarioti, amministratore pubblico e il primo politico ucciso dalla 'ndrangheta, che seppur giovanissimo ha lottato in nome degli ideali di libertà e giustizia, pagando con la vita la sua battaglia alla cultura mafiosa.
L’immobile di via Poggilupi sarà destinato in parte a deposito dei mezzi comunali utilizzati per la tutela del territorio e per la protezione civile e in parte ad archivio degli uffici tecnici dell’ente.
La ristrutturazione, finanziata dalla Regione Toscana con 450mila euro, è consistita in interventi di manutenzione straordinaria per la realizzazione delle partizioni interne idonee a organizzare e accogliere le varie funzioni r la realizzazione di tutti gli impianti necessari a rendere i vari ambienti fruibili e rispondenti alle norme vigenti; riqualificazione del resede esterno.
I due immobili di Terranuova Bracciolini inaugurati sono i primi due beni confiscati nel territorio del Valdarno, una confisca che risale agli anni ’90 alla famiglia Priolo. Con oggi si chiude un iter molto lungo nel recupero degli immobili che tornano a disposizione della collettività.
“Il sacrificio quotidiano delle forze dell’ordine – ha proseguito ancora Ciuoffo - e di giustizia per il contrasto alle mafie deve essere valorizzato. Regione Toscana ha messo a disposizione dei comuni risorse proprie di bilancio per restituire alle comunità questi beni. Diamo concretezza ai principi e ai valori della legalità, con lo sguardo rivolto alle nuove generazioni”.
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