Attualità sabato 07 dicembre 2024 ore 16:30
Il voto "posticipato", cosa accade tra 2026 e 2027
Il Covid tra 2020 e 2021 aveva spinto il legislatore a posticipare il voto nel secondo semestre, ma per il futuro si tornerà alle urne di primavera
TOSCANA — Tutti quei Comuni che sono andati al voto nel secondo semestre del 2020 e del 2021, in piena emergenza sanitaria dovuta al Covid, prolungheranno il mandato delle amministrazioni attualmente in carica sino alla primavera.
Lo ha stabilito il Ministero dell'Interno, che in una circolare ha spiegato come l'emergenza degli anni 2020 e 2021, che ha derogato alla finestra temporale tradizionale del voto, ovvero tra 15 Aprile e 15 Giugno, comporta di fatto il prolungamento alla primavera successiva.
Del resto, non avendo disposto alcuna norma sulla conclusione dei mandati avviati durante la fase di emergenza e visto quanto disposto dall'Avvocatura generale dello Stato, che ha stabilito il ritorno alla finestra tradizionale per il voto, i Comuni torneranno a votare col bel tempo.
Dunque, in breve, quei Comuni che hanno votato nel secondo semestre del 2020, torneranno al voto a primavera 2026, mentre quelli che hanno votato nel secondo semestre del 2021, lo faranno a primavera 2027.
Una disposizione che, al momento, riguarda soltanto i Comuni, ma che non è certo escluso che possa ricomprendere anche le Regioni stesse: ciò significa, per esempio, che anche la Toscana tornerà a votare nel 2026, visto che le passate elezioni si sono tenute tra 20 e 21 Settembre.
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