Attualità venerdì 04 aprile 2025 ore 10:15
Toscani promossi nel riciclo di rifiuti elettronici

Il territorio regionale è sul podio italiano per raccolta pro capite di Raee. In tutto nel 2024 sono state avviate a riciclo 30.399 tonnellate
TOSCANA — Nel campionato del riciclo dei rifiuti 2024, i toscani sono al terzo posto in Italia per raccolta differenziata pro capite di quelli elettronici, i cosiddetti Raee, e al quinto per il totale raccolto. Il dato arriva dal rapporto regionale del Centro di coordinamento Raee che ha quantificato in 30.399 tonnellate i volumi complessivi di rifiuti elettronici avviati a riciclo nel 2024 in Toscana, il +2,5% rispetto all'anno precedente, valore che rispecchia il trend nazionale.
Il dato pro capite di 8,30 chili per abitante conferma ancora una volta la regione al terzo posto nella classifica nazionale. Con 10,67 kg/ab (+6,4%) la provincia di Livorno conquista il primo posto nella classifica regionale per raccolta pro capite, grazie soprattutto a una raccolta di frigoriferi, lavatrici e piccoli elettrodomestici superiore alla media regionale.
Il Centro di coordinamento Raee è l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione, e della gestione dei rifiuti tecnologici in Italia. I risultati del rapporto derivano sia dalla raccolta dei Sistemi Collettivi dei produttori di Aee siadai quantitativi di Raee raccolti dalla multiutility Hera e avviati direttamente a riciclo o preparazione per il riutilizzo presso un impianto di trattamento.
Tv e monitor i meno riciclati
A livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, il rapporto evidenzia che sul risultato complessivo ha influito negativamente solo il calo di Tv e monitor (R3) che registra una flessione del -7,6%, da considerarsi ancora fisiologica e in linea con l’andamento nazionale (-10,9%). Di conseguenza la raccolta complessiva si ferma a 2.787 tonnellate, 230 in meno rispetto all’anno precedente.
Compensano questo decremento le crescite di tutti gli altri raggruppamenti a partire dai piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che registra il +8,1% e che si traduce in una raccolta di 6.968 tonnellate, 522 in più rispetto al 2023.
Segue sorgenti luminose (R5) con il +4,9% per un totale di 99 tonnellate. Freddo e clima (R1) cresce del 3,6% e si porta a 7.734 tonnellate, mentre grandi bianchi (R2) incrementa del’1,4% e si porta a 12.811 tonnellate complessive.
Dove più e dove meno
L’analisi della raccolta regionale per singole province mostra che quasi tutte hanno registrato performance positive seppur con variazioni molto differenti tra loro. Il miglior incremento è appannaggio della provincia di Massa Carrara che vede crescere la propria raccolta del 14,8% e si porta a 1.219 tonnellate. La seguono la provincia di Firenze con il +7,2% che si traduce in 8.185 tonnellate, valore che conferma il suo primato regionale per volumi complessivi. Performance molto simile (+7,1%) per la provincia di Grosseto che raggiunge così le 1.836 tonnellate.
Con il +6,1% sale invece a 3.483 tonnellate la provincia di Livorno, mentre Lucca registra il +5,6% per un totale di 3.792 tonnellate avviate a corretto riciclo. Seguono le province di Pisa con il +3,8% per un totale di 3.219 tonnellate, di Arezzo con il +1,6% per un totale di 2.466 tonnellate e di Siena con il +1,6% per un totale di 1.969 tonnellate.
Fanno eccezione due province: Pistoia e Prato. La prima perde il 16,4% dei volumi raccolti nel 2023 e si ferma a 3.003 tonnellate, ben 589 in meno. Più contenuta (-6,7%) la flessione della provincia di Prato la cui raccolta scende a 1.228 tonnellate.
I più bravi di tutti
Con 10,67 kg/ab (+6,4%) la provincia di Livorno conquista il primo posto nella classifica regionale per raccolta pro capite, spodestando Pistoia che diventa seconda con 10,36 kg/ab (-16,5%). La provincia livornese guadagna due posizioni anche nella classifica nazionale dove risulta terza, al contrario Pistoia passa dal secondo al quinto posto a livello italiano.
All’ottima performance della provincia livornese contribuiscono le raccolte di tre raggruppamenti: R1, R2 e R4 che vengono avviati a riciclo in quantitativi superiori alle rispettive medie regionali. Nel caso di R1 e R2, ogni cittadino avvia a riciclo quasi un chilo in più a testa sia di frigoriferi sia di lavatrici rispetto a una media regionale di 2,11 kg/ab per R1 e di 3,50 kg/ab per R2.
Nel caso invece di R4, si parla di oltre mezzo chilo in più a testa di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici avviati a riciclo rispetto a una media di 1,90 kg/ab.
La provincia di Pistoia si distingue invece soprattutto per una raccolta di lavatrici superiore di oltre due kg (+60,3%) rispetto alla media regionale di R2.
La provincia di Lucca si conferma terza a livello regionale e sale in settima posizione a livello nazionale con 9,93 kg/ab (+5,8%). Rispetto alla media regionale di R4, che si attesta a 1,90 kg/ab, si distingue per una raccolta maggiore di oltre mezzo kg in più a testa (+34%). di RAEE di questo raggruppamento.
Nessuna variazione anche nelle restanti posizioni: Grosseto è quarta con 8,51 kg/ab (+7,7%), Firenze è quinta con 8,28 kg/ab (+7,1%), Pisa è sesta con 7,71 kg/ab (+3,6%), Siena è settima con 7,57 kg/ab (+2%), Arezzo è ottava con 7,40 kg/ab (+2,2%). La provincia di Massa Carrara è nona, ma per la prima volta il dato pro capite di 6,52 kg/ab (+15,8%) risulta superiore alla media nazionale. Ultima posizione per Prato che con 4,72 kg/ab (-7,3%) è anche l’unica ad avere un pro capite inferiore alla media italiana.
Il ruolo dei centri di raccolta
La normativa Raee prevede che la raccolta dei rifiuti tecnologici sia di competenza dei Comuni - che devono mettere a disposizione dei cittadini le isole ecologiche - sia dei punti vendita che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Se si analizza la raccolta regionale dal punto di vista della rete di raccolta, emerge che in Toscana quasi il 77% dei volumi complessivi vengono raccolti presso i centri di raccolta comunali (CdR) e oltre il 23% presso i luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR), valore allineato alla media nazionale (22%).
Questa incidenza varia però molto a seconda delle singole province: in particolare, in quella di Prato i rifiuti elettronici vengono portati quasi esclusivamente nei CdR. Al contrario, a Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca e Pistoia i cittadini consegnano i propri Raee presso i negozi di elettronica di consumo con percentuali che vanno da almeno il 21,3% di Firenze a oltre il 54% di Pistoia.
La parola all'esperto
“Nel 2024 la Toscana prosegue la scalata verso il traguardo stabilito dalla Comunità europea ed è molto positivo che quasi tutte le province concorrano al raggiungimento del risultato atteso”, commenta Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee.
“Livorno, Pistoia e Lucca sono molto vicine al target e questo testimonia che l’obiettivo sia assolutamente conseguibile. Se a queste province si può solo chiedere di mantenere inalterato l’impegno finora profuso, ve ne sono altre che invece occorre stimolare a fare sempre meglio".
Sotto il profilo territoriale: "La provincia di Massa Carrara - è l'analisi di Longoni - è già sulla buona strada: un incremento della raccolta di quasi 1 kg/ab in un anno è un risultato significativo. La provincia di Prato, invece, deve inevitabilmente invertire la rotta. Invito quindi istituzioni e autorità a puntare su una rete di raccolta sempre più strutturata e capillare nell’intera regione, comprensiva di tutti i soggetti responsabili dell’attività. Mi riferisco in particolar modo agli operatori della distribuzione, che dallo scorso Novembre hanno l’obbligo di gestire nell’ambito del sistema Raee i rifiuti elettronici ritirati in modalità 1 contro 1 e 1 contro 0. Sarebbe pertanto importante coinvolgerli in momenti formativi e maggiori controlli a riguardo”.
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