Anni di stupri e botte, la figlioletta la salva

All'ennesimo scoppio di violenza da parte del marito, la donna col viso tumefatto ha chiamato il 112. Lui ha negato, ma la bimba ha raccontato i fatti

PROVINCIA DI PRATO — Stupri, botte, maltrattamenti: ha patito l'inferno per sette anni la donna che alla fine, all'ennesimo scoppio di violenza da parte del marito davanti alla bimba, ha chiamato la polizia finendo per denunciare il marito. Non era la prima volta che chiedeva aiuto. Lui, 35 anni, ha negato accusando la moglie a sua volta ma a confermare i fatti nella versione della mamma è stata la figlioletta che aveva visto tutto. La bimba ha così salvato la madre, e l'uomo è stato arrestato in flagranza e condotto in carcere.

La chiamata è arrivata al numero unico per le emergenze 112 stamani all'alba. La donna è riuscita a telefonare dopo essersi rifugiata in camera con la figlioletta per sfuggire al suo aguzzino. Dinanzi agli agenti giunti sul posto lui ha minimizzato, ammettendo solo una lite banale priva di esiti importanti.

Quando però i poliziotti hanno verificato, hanno trovato la donna in camera con la piccola tra le braccia e il volto tumefatto. Il marito ha sostenuto di ignorare come la donna potesse essersi procurata le lesioni e ha ipotizzato che lei stessa se le fosse cagionate, con lo scopo di incolparlo ingiustamente, sbattendo volontariamente contro il muro.

È stata la bambina, pur scossa, a confermare la versione della madre, accusando il padre, il quale messo davanti alle proprie responsabilità si è difeso affermando di essere stato lui stesso vittima di percosse da parte delle moglie e chiedendo di essere visitato da un medico.

In ospedale la donna ha ricevuto le cure per un trauma cranico, con prognosi di 10 giorni. All'uomo, privo di segni evidenti delle asserite percosse, è stato fermato il collo con il collare cervicale di cui lui stesso si è sbarazzato dopo poco perché non necessario.

La donna aveva già sporto denuncia per maltrattamenti nei confronti del marito un mese fa. Ha riferito di essere vittima di violenze e maltrattamenti da sette anni e di essersi decisa a denunciare perché preoccupata per la figlia, davanti alla quale avvenivano regolarmente le vessazioni. La donna ha raccontato di aver ricevuto la proposta di allontanarsi dall'abitazione con la figlia ma di aver rifiutato, in quanto convinta che dovesse essere il marito a dover essere mandato via dalla casa familiare.

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