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Attualità mercoledì 09 giugno 2021 ore 14:47

Sarri va a Roma, sponda Lazio, con un valdarnese

Sarri con Casucci e Bartoletti al Teatro Garibaldi di Figline
Foto di: Paolo Ricci

Le complicazioni del destino giallorosso in riva al Tevere. Dopo le tante voci il tecnico valdarnese allenerà la squadra di Lotito, con il suo staff



FIGLINE INCISA — Da mesi si mormorava che Maurizio Sarri sarebbe finito a Roma. Alla fine è andata proprio così. Però il tecnico valdarnese è approdato sulla sponda laziale, anziché in quella giallorossa, come vaticinato da molti. In mezzo ci si è messo un certo José Mário dos Santos Mourinho Félix, più noto come José Mourinho, che dopo il suo esonero al Tottenham ha deciso, un mese fa, di provare a rilanciarsi in riva al Tevere. Una brutta tegola finita tra il capo e il collo di Sarri? In parte sì, ma anche no. Proviamo a spiegarne il motivo.

L’approdo di Maurizio tra i giallorossi sembrava dovesse accadere da almeno due anni. Anche quando l’allenatore valdarnese era in procinto di lasciare Londra, dove aveva conquistato l'Europa League con il Chelsea, pareva che la Roma potesse offrirgli l’opportunità per quel ritorno in patria che Maurzio auspicava. Anche per stare più vicino alla famiglia e ai genitori. Tutto sommato a Sarri la Roma piaceva abbastanza, pur consapevole che ci sarebbe stato bisogno di un bel lavoro di ristrutturazione. Niente da fare. Quella volta si misero nel mezzo due cose imprevedibili: le travagliate vicende societarie della Roma e la determinazione della Juventus a tentare la via del bel gioco con quell’allenatore che le aveva fatto patire le pene dell’inferno calcistico quando era a Napoli. Come è andata a finire si sa. Maurizio ha vinto lo scudetto con i bianconeri, ma Agnelli e Paratici gli hanno poi preferito Pirlo. Con quali risultati è altrettanto noto.

Così nella privara 2021 era tornata calda la pista giallorossa. Questa volta la strada per incrociare i “lupi” romanisti si è interrotta per due motivi: prima di tutto la necessità di Sarri di aspettare fino al 31 maggio la risoluzione del contratto con la Juventus, pena la perdita di 2,5 milioni in arrivo da Torino (come penale per non far scattare il terzo anno di contratto).

Sembrava un’attesa senza fretta e con l’esito scontato. Però, mentre il suo procuratore Ramadani era impegnato in Inghlterra, in attesa di sbarcare in Italia a maggio per trattare il passaggio di Sarri alla Roma, il presidente giallorosso “a stelle e strisce” Dan Friedkin nel frattempo ha perso la testa, calcisticamente parlando, per José Mourinho, chiudendo in segreto l’affare. E lasciando letteralmente a bocca aperta il suo entourage, che già stava pensando a come allestire una squadra adatta per la messa in pratica del “sarrismo”.

Occasione persa per Maurizio? In questo caso vale il famoso detto: quando si chiude una porta, si apre un portone. 

L’addio di Conte all’Inter ha infatti scatenato un effetto domino sulle più prestigiose panchine italiane, tale da far schizzare Inzaghi direttamente a Milano proprio il giorno in cui  stava per firmare il rinnovo con Lotito. Dire che il presidente laziale l’abbia presa bene, sarebbe più che un eufemismo. Ma la sua arrabbiatura ha spalancato le porte, e anche il portafoglio, per avviare una trattativa con Sarri. Un’ipotesi che, cose normali, difficilmente avrebbe potuto prendere campo. Anche perché la valutazione economica di Maurizio non sarebbe in linea con il budget laziale. In fondo l’allenatore valdarnese condivide con Ancelotti la bacheca di “miglior tecnico in attività” con all’interno almeno uno scudetto e una coppa internazionale. Ma anche Maurizio era ansioso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, anche per sfogare la rabbia che aveva dovuto sopportare in silenzio, per un anno, chiuso nella sua villa di Caspri. Difficile dimenticare come era stato trattato a Torino dopo aver vinto il campionato di serie A “Sarri licenziato come una cameriera a ore" aveva scritto polemicamente Vittorio Feltri, sul quotidiano Libero.

Per di più, il parco giocatori della Lazio a Maurizio piace davvero, forse anche più di quello che avrebbe trovato alla Roma.

Secondo le indiscrezioni Maurizio Sarri ha firmato con la Lazio un biennale a 3 milioni netti a stagione (con opzione per il terzo anno) più vari bonus per arrivare addirittura a toccare i 4 milioni in caso del raggiungimento di vari obiettivi. Nel suo staff ci sarà ancora una volta il valdarnese Massimo Nenci, il preparatore dei portieri che lo ha seguito anche a Londra. In un passato non lontano Nenci è stato l’allenatore dei portieri della Sangiovannese ed allenato squadre locali come Faellese e As Figline.


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