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Attualità martedì 01 dicembre 2015 ore 09:41

Aferpi ci crede ancora ma i tempi si allungano

Foto tratta dal profilo Facebook del sottosegretario Silvia Velo

La riunione al Ministero non ha portato i risultati desiderati ma l'amministratore Azzi ha dettato la nuova tempistica degli interventi



PIOMBINO — Si è svolto lunedì 30 novembre l’atteso incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sulla questione Aferpi; a illustrare il nuovo cronoprogramma l’amministratore delegato Fausto Azzi. Presenti tutti gli attori coinvolti nel percorso piombinese compresi il sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo e il responsabile dell’unità di gestione vertenze del Mise Giampiero Castano; mancavano però il ministro Federica Guidi e i rappresentanti di Infrastrutture e Lavoro attesi per le risposte concrete relativa all’accordo di programma.

Il Governo conferma il pieno sostegno al progetto nonostante alcune sottovalutazioni fatte dal precedente management sui tempi di realizzazione. La strada, comunque, si direbbe avviata. Fausto Azzi ha dichiarato che entro la fine di dicembre sarà scelta la tecnologia del forno elettrico e espletata la negoziazione con i fornitori per i tempi di realizzazione. Insomma, seppur siano stati confermati tutti gli impegni sugli investimenti del comparto siderurgico, sono stati riconosciuti i ritardi rispetto ad alcune previsioni.

La città di Piombino si aspettava qualcosa di diverso da questa riunione, soprattutto per quanto riguarda il rientro in fabbrica in tempi brevi del maggior numero possibile di lavoratori.

Nello specifico, terminata la fase analitica di studio delle diverse soluzioni tecnologiche offerte dai fornitori, di verifica ed allineamento delle proposte dal 16 al 23 dicembre Aferpi si siederà al tavolo con le aziende impiantistiche selezionate per definire l’accordo in trattativa privata. A brevissima scadenza, invece, partiranno 12 progetti di smantellamento di impianti e strutture, alcune di queste cantierabili a stretto giro. Previsto per il 9 dicembre, come spiega il sottosegretario Silvia Velo, si andrà a valutare tecnicamente l'analisi di rischio delle aree per poi proseguire con l'iter previsto dall'art. 252 bis del Codice dell'Ambiente e che porterà alla Conferenza dei Servizi. L’avvio dell’attività di bonifica sarà condizionato dall'avvio delle demolizioni che procederà in base alla definizione del piano industriale e della convenzione avviata tra Invitalia e Regione Toscana. Entro Natale, invece, si dovrebbe fissare un incontro con il Ministero delle Infrastrutture per un nuovo confronto tra le parti.

L’amministratore delegato, finita la riunione, è volato in India per stipulare un contratto di fornitura con Jindal per 500mila tonnellate di blumi nei prossimi 3 anni.

Da parte dei sindacati rimane confermato e necessario lo sciopero del 2 dicembre, che partirà alle ore 9 da largo Caduti sul lavoro e si concluderà di fronte al palco allestito in piazza Gramsci.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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