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Attualità mercoledì 04 novembre 2015 ore 15:00
La 'mini' Las Vegas dei matrimoni civili

D’ora in avanti la sede per la celebrazione del rito non sarà più un'esclusiva della sala consiliare: la coppia potrà scegliere a piacimento
MONTEVERDI MARITTIMO — E’ uno dei pochi Comuni del circondario dove è ancora possibile la costruzione di piscine private. Ma dopo la recente approvazione all’unanimità di una delibera comunale, Monteverdi aspira a diventare una specie di Las Vegas, in formato molto molto ridotto, dei matrimoni civili. E infatti, d’accordo tutti i Consiglieri comunali, s’è messo nero su bianco che d’ora in avanti la sede per la celebrazione del rito non sarà più un’esclusiva della sala consiliare, ma un “luogo bello” indicato da “lui e lei”, all’aperto o al chiuso, nel territorio monteverdino. La coppia potrà scegliere a piacimento, perché di “luoghi belli” ce ne sono a non finire. Dal salone dell’albergo, per i tradizionalisti, all’agriturismo con sfondo di lecci, per gli ambientalisti, e così via.
L’idea, ora tradotta in regolamento
comunale, è venuta a Carlo Quaglierini, consigliere con delega al
Turismo e direttore di banca, dopo averla vista realizzata con
successo in un comune dell’Aretino. Funzionerà anche Monteverdi?
Provare non costa nulla, ma un riscontro positivo potrebbe dare
slancio all’offerta turistica di Monteverdi.
“Invitiamo tutti gli
operatori interessati a presentare in Comune la loro proposta – è
l’appello di Quaglierini - quindi ci assicureremo che i luoghi
proposti per il rito civile abbiano caratteristiche adeguate
all’importanza della cerimonia. I costi per i futuri sposi? Non
diversi da quelli sostenuti oggi per il matrimonio in Comune”.
L’iniziativa si inserisce in un ventaglio di attività per la promozione
di Monteverdi e della frazione Canneto in direzioni diverse da quelle
finora sperimentate. In questo contesto va considerata la
partecipazione del Comune alla Fiera internazionale del turismo di
Rimini, con un proprio stand, in associazione con il Gruppo
Alberghiero Di Nardo. Zero costi, grazie ad un contributo ad hoc
della Cassa di Risparmio di Volterra, e molta “semina” i cui
frutti già si potrebbero vedere nella prossima stagione estiva, in
particolare desta interesse un’operazione per “dirottare” su
Monteverdi una parte dei molti cicloturisti che , finora,
attraversano questo territorio ma non vi soggiornano.
Si lavora anche
per allestire uno spazio, chiamarlo museo sarebbe esagerato, dove
mostrare materiali archeologi e storici ora sparsi in varie sedi. Per
creare una “app” che scarichi sul telefonino tutte le
informazioni utili. E, dulcis in fundo, per trasformare i locali
dell’Ufficio turistico, aperti solo poche ore d’estate, in una
vetrina dei prodotti locali, con tanto di assaggi, stuzzichini e
apericena.
G. P.
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