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Attualità giovedì 21 giugno 2018 ore 09:01

Unesco, Volterra, Arezzo e Piombino candidate

Siglato il protocollo d’intesa Spur – città etrusche. Ci sono anche Volterra, Arezzo e Piombino. Buselli: "Momento storico"



PERUGIA — Volterra, Arezzo e Piombino sono le tre città toscane che si sono unite a Perugia, Orvieto, Formello, Marzabotto e Tarquinia nella firma del protocollo Spur - città etrusche per la candidatura unitaria al patrimonio Unesco.

Il documento è stato siglato a Perugia, martedì 19 giugno. Per il Comune di Volterra erano presenti il sindaco Marco Buselli, l'assessore alla cultura Eleonora Raspi e Promo Pa.

"E’ un momento che definirei storico – dichiara il sindaco Buselli - . Per la prima volta ed in chiave contemporanea, gli Etruschi di oggi si ritrovano assieme per un obiettivo strategico, su cui lavorare. Sono contento che l'evento di Volterra, realizzato con l'assessore alla cultura e con Promo PA, abbia contribuito in modo determinante ad accelerare la partenza dell'iter procedurale, attraverso una rete forte fra le città etrusche".

"Finalmente un passo importante, una promessa e un investimento che tutti i comuni coinvolti hanno fatto e hanno deciso di intraprendere in questo decisivo cammino culturale – aggiunge l’assessore alla cultura Eleonora Raspi - . Come è emerso durante la cerimonia, fare cultura vuol dire investire nel presente e nel futuro della propria città, e di conseguenza dei cittadini. Mi auguro si possa iniziare un processo altamente partecipativo che ci porti a Parigi più forti e uniti che mai".

Dopo la sottoscrizione, il 24 gennaio 2017, del protocollo d’intesa tra i Comuni di Perugia ed Orvieto in qualità di soggetti capofila, nel nuovo protocollo si aggiungono anche le firme di Arezzo, rappresentato dal sindaco Alessandro Ghinelli, di Formello (Roma), con il sindaco Gian Filippo Santi, di Piombino, rappresentato dall’assessore alla cultura Paola Pellegrini, di Marzabotto, con il sindaco Romano Franchi, di Tarquinia e di Volterra, dando così il via libera alla redazione del dossier di candidatura. A coordinarlo saranno i professori Mario Torelli, per la direzione storica e archeologica e Paola Falini, per il coordinamento del gruppo di lavoro.

Le città partecipanti al progetto sono quelle che sono meglio rappresentative del concetto stesso di Spur, ovvero la città etrusca, in grado di riassumere in sé tre elementi caratterizzanti di queste ultime. Il primo, quello legato al sistema difensivo che ben si legge nelle città definite murate, caratterizzato da grande valenza paesaggistica così come dall’impatto derivato dalla possanza monumentale di alcune componenti; il secondo, è il riferimento alla religiosità nel particolare rapporto che gli Etruschi avevano con la divinità, il terzo, infine, riguarda l’esperienza ingegneristica di cui gli etruschi furono maestri.

Nell’ambito del progetto, dunque, Perugia si caratterizza per l’unicità della sua cinta muraria, Orvieto quale sede del santuario federale del Fanum Voltumnae, Marzabotto è esempio unico di città pianificata, Populonia (nel comune di Piombino) è esempio di città di produzione, Veio (Comune di Formello) è unica per le testimonianze relative al sacro, Gravisca (comune di Tarquinia) è il porto etrusco a noi meglio conosciuto, Volterra è nota per l’articolazione dell’acropoli, Arezzo-Castelsecco è esempio del complesso suburbano tempio-teatro.

Secondo quanto previsto dal protocollo, il programma operativo della candidatura nella Tentative list Unesco proseguirà ora con quattro fasi: la definizione degli accordi fra le Istituzioni promotrici con nomina del gruppo di lavoro e raccolta dei documenti; la stesura del documento preliminare del dossier di candidatura, del format per la candidatura e del piano di gestione;  la presentazione dei documenti elaborati agli organi competenti e redazione definitiva del dossier; e la traduzione in francese o inglese dei documenti e consegna finale agli organi competenti.


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