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Cronaca lunedì 24 novembre 2014 ore 17:20

Sospesi dalle Asl i pediatri del latte artificiale

I medici toscani ai domiciliari a seguito di un'inchiesta dei Nas sono 11 e fanno capo alle aziende sanitarie di Pisa, Empoli, Livorno e Viareggio



FIRENZE — A firmare i provvedimenti sono stati i direttori generali delle Asl, come peraltro annunciato nei giorni scorsi e caldeggiato dal presidente della Regione Enrico Rossi. Le direzioni delle aziende sanitarie si sono riservate anche di adottare ulteriori azioni a tutela dell’immagine del servizio sanitario toscano.

Sono 18 le persone implicate nell'operazione Medici low cost dei Nas di Livorno e si trovano tutte agli arresti domiciliari.

Fra queste 12 pediatri (i toscani più un dodicesimo che lavora a La Spezia),  cinque informatori scientifici e un dirigente di un'azienda produttrice di latte artificiale per neonati. A loro carico l'accusa di corruzione: in pratica i medici accettavano costosi regali dagli informatori e in cambio raccomandavano alle neo mamme l'uso di latte artificiale al posto di quello naturale. Le aziende coinvolte sono tre, Mellin, Dmf e Humana Italia.

Due dei pediatri arrestati sono primari. 

Tutti i nomi nell'articolo collegato qui sotto "Latte in polvere per i bebè, 12 primari nei guai"

Ma l'inchiesta sui pediatri si accompagna a un altro procedimento giudiziario che, solo qualche giorno prima, aveva colpito sempre la sanità toscana e, in particolare, il settore della cardiochirurgia con 3 imprenditori arrestati e una quindicina di medici indagati tra cui tre primari. Due inchieste di fronte alle quali gli Ordini dei medici esprimono, in una nota firmata dal presidente toscano Antonio Panti, preoccupazione sia per il rischio che "possano minare la fiducia dei cittadini nel sistema", sia perché "sono per ora costretti a agire sulla sola base di notizie di stampa".

Panti, che ha spiegato di aver telefonato ai cardiochirurghi iscritti nel registro degli indagati per incontrarli nei prossimi giorni, ha quindi invitato i cittadini a "mantenere intatta la loro fiducia nel servizio sanitario toscano" assicurando che la Federazione toscana degli Ordini dei medici ha già avviato le procedure di propria competenza per sanzionare gli eventuali illeciti ove fossero realmente dimostrati.


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