Ai domiciliari l'ex presidente della Mens Sana

Secondo le Fiamme Gialle, Ferdinando Minucci sarebbe stato il regista di un complesso sistema di alterazioni contabili attraverso cui la società della Mens Sana Siena basket, avrebbe sistematicamente frodato il fisco tra il 2006 e il 2012, emettendo false fatture e falsificando le dichiarazioni dei redditi. 
Si tratta dell'ultimo capitolo dell'operazione "Time Out" che già aveva coinvolto l'allora presidente della squadra di pallacanestro senese Minucci nel gennaio 2013, costringendolo a lasciare la guida della società perchè sospettato di irregolarità fiscali per pagare gli emolumenti dei giocatori. 
Irregolarità che sono state spiegate oggi dai militari della Guardia di Finanza di Siena. 
Per evadere 60 milioni di euro nell'arco di 6 anni, infatti, la società pagava in nero spesso su conti esteri alcuni giocatori e questo sistema "ha portato ad ingaggiare atleti anche di fama internazionale" e ha consentito anche "a 25 giocatori di sottrarsi alla tassazione dei redditi in Italia".
Per Minucci e altre 3 persone sono scattati i domiciliari, mentre il Gip di Siena Ugo Bellini ha ordinato il sequestro di beni per 14 milioni di euro. Quasi dieci milioni sono stati sequestrati allo stesso Minucci, mentre gli altri 4 ai 3 collaboratori coinvolti nell'indagine.
Un altro filone dell'inchiesta, che interessa in questo caso la giustizia civile, riguarda invece la cessione del marchio Mens Sana, supervalutato fino a 8 milioni di euro.
Minucci, che come detto nel gennaio 2013 aveva lasciato la guida della società di pallacanestro, ne era rimasto però direttore generale fino a marzo 2014. Dal 1° luglio di quest'anno dovrebbe assumere l'incarico di presidente della Lega Basket.

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