Cronaca martedì 10 settembre 2024 ore 14:00
Manodopera illecita, maxi operazione tocca la Toscana
44 Persone denunciate, una agli arresti domiciliari, sequestri per 11 milioni di euro. I numeri dell'operazione "Fedeltà"
ANCONA — 44 Persone denunciate, una agli arresti domiciliari, sequestri per 11 milioni di euro. Sono i numeri dell'operazione Fedeltà, condotta dalla guardia di finanza di Fabriano, che avrebbe ricostruito e smascherato una presunta associazione per delinquere operante negli appalti privati per i servizi e somministrazioni illecite di manodopera.
L'indagine, che ha toccato anche la Toscana, oltre a Marche ed Umbria, avrebbe dimostrato l’esistenza di vere e proprie società “apri e chiudi” rappresentate da soggetti prestanome che, attraverso fittizi contratti di appalto di servizi, avrebbero nascosto somministrazioni illecite di manodopera a favore di pseudo committenti.
Ciò avveniva attraverso cosiddette società serbatoio , soggetti filtro e utilizzatori finali: le prime, costituite sotto la forma di cooperative, trasferivano la manodopera dall’una all’altra, omettendo il versamento delle imposte dirette o indirette; le seconde rifatturavano le prestazioni ai committenti finali.
Gli utilizzatori finali, spiegano le fiamme gialle, sono risultati essere importanti realtà aziendali operanti nei più svariati settori commerciali. Grazie a questo sistema fraudolento sarebbero riuscite a beneficiare di indebiti vantaggi, L’impiego di lavoratori irregolari avrebbe consentito loro di poter praticare tariffe più convenienti all’interno del mercato a discapito delle aziende concorrenti che operavano nel rispetto delle vigenti normative.
Gli accertamenti avrebbero consentito di individuare oltre 230 lavoratori illecitamente somministrati nel corso degli anni oggetto di indagine e di accertate evasioni fiscali e contributive per oltre 12 milioni di euro a fronte dell’emissione ed utilizzo di fatture false per oltre 16 milioni di euro.
Alla luce del quadro probatorio il Gip di Ancona ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di uno degli indagati, domiciliato in provincia di Pisa e ritenuto il principale responsabile dell’associazione per delinquere. Disposto inoltre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di disponibilità patrimoniali e finanziarie per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro: conti corrente, immobili e auto riconducibili ai soggetti a vario titolo coinvolti.
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