
Dopo 16 mesi di prigionia gli ostaggi rilasciati da Hamas riabbracciano i familiari: le lacrime di Ben Ami e Or Levy

Cronaca martedì 25 aprile 2017 ore 18:39
Uccise il padre, il pm impugna la scarcerazione

Dopo il parricidio, il gip di Arezzo ha affidato Giacomo Ciriello a una casa famiglia ma per l'accusa il diciottenne deve tornare dietro le sbarre
AREZZO — Sarà il tribunale del Riesame di Firenze a decidere se Giacomo Ciriello, 18 anni, reo confesso dell'omicidio del padre Raffaele, 51 anni, debba attendere il processo in carcere oppure possa continuare a seguire le terapie a cui è sottoposto nella casa famiglia di Prato a cui è stato affidato alcuni giorni fa dal giudice per le indagini preliminari.
Il pubblico ministero ha deciso di presentare appello contro la scarcerazione disposta dal gip e quindi sarà il Riesame a risolvere la questione.
Nella casa famiglia di Prato il diciottenne viene seguito da un medico legale e da una psicologa e sottoposto ad alcune terapie. Il suo avvocato sta valutando se chiedere una perizia sulle sue capacità di intendere e di volere.
Il delitto è stato commesso a Lucignano, nell'abitazione in cui il giovane viveva con il padre, freddato da una fucilata.
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