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Attualità venerdì 06 marzo 2020 ore 13:45

Ad Arezzo congelate le rette per scuole e asili

Decisione presa, per il mese di marzo, dal Comune che potenzia e personalizza anche l’assistenza domiciliare per anziani e disabili



AREZZO — L'emergenza sanitaria e le disposizioni di prevenzioni disposte dal Governo possono recare gravi danni alle famiglie  aretine. 

Così il Comune di Arezzo mette subito in pratica il "Piano Famiglia".

Congelate le rette per la frequenza dei bambini ai nidi e alle scuole municipali, le statali non prevedono rette.

Spostamento degli investimenti e dei servizi dai centri diurni alla predisposizione di interventi di assistenza domiciliare e personalizzata per quelle persone che presentano situazioni di particolare disagio e solitudine.

Queste le prime misure messe in atto dal Comune in attesa di predisporre altre nel prossimo futuro.

Il sindaco Alessandro Ghinelli e l’assessore Lucia Tanti, in una dichiarazione congiunta, entrano nel merito delle azioni che “fin da subito stiamo mettendo in atto per dare un segnale importante alla città.  È evidente che dinanzi alle difficoltà economiche e logistiche che i genitori stanno affrontando, che sono le conseguenze più dirette della criticità sanitaria, ci siamo posti come amministrazione comunale un problema di equità e convenienza. Per il mese di marzo, dunque, le rette sono state congelate in attesa di valutare una più ampia moratoria nel pagamento delle stesse e anche dei servizi e delle tariffe. Rimane esclusa la refezione scolastica, tenuto conto che già oggi si paga il servizio solo se effettivamente se ne usufruisce.

Il ‘piano famiglia’ prosegue con un dirottamento di risorse e impegno dai centri diurni per anziani e disabili, la cui attività viene sospesa, a un piano di supporto domiciliare individualizzato in merito al quale stiamo ultimando i dettagli. Le fasce più deboli della popolazione non verranno lasciate sole. Stiamo parlando di 125 soggetti tra anziani e disabili, accolti nei centri di Comune e Asl. Un numero importante.

Ci sentiamo di ringraziare inoltre Casa di riposo Fossombroni, Koiné, Progetto 5, Residenze assistite, Comars, Asl e tutti i partner indispensabili in questa fase.

Un ulteriore elemento di prossimità nei confronti dei cittadini ci sentiamo infine di darlo mettendo a disposizione un numero di telefono, il 3450800400, che non è di emergenza ma di dialogo: ci servirà per ricevere messaggi su WhatsApp. Anche se non risponderemo immediatamente, cercheremo di farlo entro la giornata”.


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