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Attualità venerdì 24 dicembre 2021 ore 19:20

Il positivo è dietro l'angolo, caccia al tampone

Coda davanti a una farmacia - foto di repertorio
Coda davanti a una farmacia - foto di repertorio

Tutto esaurito e lunghe code davanti alle farmacie e ai laboratori di analisi per fare i test. Da 300mila a un milione di esami al giorno



TOSCANA — Nella scatenata corsa al tampone degli ultimi giorni - secondo i dati della Federazione degli Ordini dei farmacisti si è passati in Italia da 300mila a un milione di test al giorno - non c'è solo il desiderio di affrontare le riunioni con i parenti in tutta tranquillità durante le feste di fine anno, facendo un bel crocione sull'orrendo Natale 2020 trascorso con centinaia di morti di Covid al giorno, migliaia di ricoverati in ospedale, coprifuoco, lockdown, zone rosse e arancio a giorni alterni, spostamenti limitati.

Il fatto è che quest'anno si è verificata un'altra situazione inedita: la campagna vaccinale contro il Covid ha consentito di tenere aperte tutte le attività e finora non era neppure obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi all'aperto. Inoltre se un vaccinato resta contagiato manifesta nella maggior parte dei casi sintomi lievi o è del tutto asintomatico. Bene, benissimo. Ma così si stanno anche moltiplicando le occasioni di avere un contatto, magari fugace, con una persona positiva al Covid che ancora non lo sa. Sta capitando a tutti: squilla il telefono e qualcuno che hai incontrato proprio ieri - un parente, un amico, un conoscente, il collega, l'istruttore della palestra, l'insegnante, il compagno di scuola - ti comunica sconcertato che ha scoperto di essere positivo al Covid. Oppure che ha avuto a sua volta un contatto con un contagiato. E allora via, di corsa, a farsi un tampone appena conclusa la telefonata.

In realtà i medici spiegano che, se il contatto non è stato stretto, ad esempio un quarto d'ora trascorso insieme in un luogo al chiuso, senza mascherina e a meno di 2 metri di distanza, non ci sarebbe bisogno di far un bel niente. Meno che mai è utile fare subito un tampone: l'infezione in genere non è rilevabile prima di 48-72 ore dal contatto stretto. E in ogni caso il risultato negativo fa testo solo per il momento in cui è stato fatto il prelievo: si può risultare negativi oggi e poi manifestare i sintomi del Covid fra 2 giorni.

La soluzione? Mascherine sempre sul viso, lavarsi frequentemente le mani, mantenere la distanza di sicurezza, evitare i luoghi affollati e gli assembramenti e magari rinviare di qualche giorno aperitivi e cene e gli incontri ravvicinati con parenti o amici anziani o fragili. Insomma, le regole di base. E vaccinarsi, anche con la terza dose. Con un po' di buon senso, il prossimo Natale anche le code per farsi un tampone potrebbero diventare solo un brutto ricordo.


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