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Lavoro venerdì 09 luglio 2021 ore 19:00

Dramma lavoro, la Gkn chiude e licenzia 422 dipendenti

La fabbrica della Gkn
La fabbrica della Gkn

I lavoratori sono stati avvisati con una email di aver perso il lavoro. Un centinaio di persone in assemblea permanente, è mobilitazione



CAMPI BISENZIO — Una doccia fredda terribile stamattina. La Gkn ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per tutti i propri dipendenti, lasciando senza lavoro 422 lavoratrici e lavoratori e assumendosi la responsabilità di un enorme danno sociale ed economico, con conseguenze nefaste per tutto l'indotto". Con queste parole il segretario nazionale della Fiom Cgil Michele De Palma e quello di Firenze e Prato Daniele Calosi hanno diffuso la drammatica notizia della chiusura dello stabilimento toscano della multinazionale che produce comnponenti per il settore automobilistico.

La fabbrica oggi era chiusa per le ferie concordate dalla proprietà con i sincadati e la notizia dei licenziamenti è arrivata per email. Un centinaio di lavoratori ha quindi deciso di rientrare nel capannone e una volta dentro hanno dato il via a un'assemblea permanente.

“Quanto accaduto  è inaccettabile e di gravità inaudita - ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - Senza comunicazione preventiva si mandano a casa più di 400 persone. Ci opporremo con tutte le nostre forze e l’impegno della Regione sarà massimo. Con chiarezza e durezza abbiamo fatto conoscere alla direzione italiana della multinazionale quanto queste modalità e la sostanza di questo intervento siano inaccettabili. Il governo deve intervenire, questo è un caso nazionale".

"A 12 giorni dallo sblocco dei licenziamenri, un atto di violenza simile deve preoccuparci tutti - ha dcihiarato il sindaco Emiliano Fossi - I lavoratori faranno la loro giusta, legittima battaglia, la città di Campi è accanto a loro".

"Sembra la scena di un film già visto con il caso della Bekaert - proseguono Calosi e De Palma - Una scelta di una multinazionale conferma ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che i datori di lavoro vogliono che il costo di questa crisi ricada sulle persone che, per vivere, devono lavorare".

Secondo gli esponenti della Fiom Cgil, si tratta di "un comportamento intollerabile, anche alla luce dell'avviso comune firmato dalle parti sociali e dal governo lo scorso 29 Giugno e dei meccanismi di gestione delle crisi previsti dalla legge e dal contratto nazionale".

"Come Fiom chiariamo subito che non firmeremo alcun licenziamento - proseguono i sindacalisti - Non possiamo accettare che si consumi l'ennesimo dramma sociale che, inoltre, avrebbe importanti ripercussioni per tutto il tessuto economico e produttivo fiorentino che non può permettersi di incassare l'ennesimo attacco alle sue professionalità e non può accettarlo tutta la comunità fiorentina, dai cittadini alle istituzioni politiche e sociali". 

"Per questo chiediamo all'azienda il ritiro immediato della procedura di licenziamento e l'attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dalla normativa vigente e alle istituzioni politiche la convocazione del tavolo al Ministero dello Sviluppo, coinvolgendo la Regione Toscana e le Istituzioni Locali” concludono Calosi e De Palma.

Per tenere alta l'attenzione sulla vicenda Gkn, i 41 Sindaci della Città Metropolitana di Firenze saranno presenti, a turno, davanti ai cancelli dello stabilimento di Campi Bisenzio. La staffetta sarà aperta stasera dal Sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, quindi domani sarà la volta di Sandro Fallani, sindaco di Scandicci e consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze. Poi raggiungeranno Campi a turno i primi cittadini di Firenze e della Metrocittà Dario Nardella, di Pontassieve, Tavarnelle San Casciano in Val di Pesa, Calenzano. I sindaci indosseranno la fascia tricolore e la staffetta andrà avanti ad oltranza.

Anche le forze politiche si stanno mobilitando contro la chiusura. I parlamentari del Pd Dario Parrini, Filippo Sensi, Caterina Biti e Laura Cantini hanno definito la decisione della Gkn "un atto irresponsabile, unilaterale, inatteso", ritenendo necessario un immediato coinvolgimento del Ministero per lo sviluppo economico e del ministro del lavoro.

"Altra azienda, stessa storia: continua la mattanza dello sblocco dei licenziamenti del governo Draghi - ha commentato invece il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni - Depositerò un'interrogazione parlamentare affinchè il governo si attivi subito e venga in Parlamento a spiegarci cosa intende fare".

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha però invitato le parti sociali a non strumentalizzare la vicenda della Gkn. "Le aziende che stanno procedendo con le chiusure potevano licenziare anche prima, perchè la cessazione dell'attività era una delle clausole esimenti anche in presenza del blocco dei licenziamenti - ha detto Bonomi - Chi vuole strumentalizzare questi argomenti vuole solo fare polemiche".

Polemiche che ovviamente servono a poco di fronte a 422 persone che stamattina si sono svegliate pensando di avere un lavoro e che poche ore dopo hanno saputo, con una email, di non averlo più.


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