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Lavoro venerdì 28 maggio 2021 ore 17:15

Oltre 100mila posti di lavoro a rischio in Toscana

I manifestanti Cgil Cisl Uil
I manifestanti Cgil Cisl Uil

Cgil, Cisl e Uil Toscana di nuovo in piazza per reclamare sicurezza sul lavoro e difendere l'occupazione in vista dello sblocco dei licenziamenti



FIRENZE — Sono 14 le vittime sul lavoro dall'inizio del 2021 in Toscana, 3 dall'inizio del mese di Aprile ad oggi: Luana D’Orazio, giovane madre di 23 anni, morta a seguito di un incidente in una fabbrica tessile nel pratese, un anziano rimasto schiacciato sotto il trattore e un operaio deceduto appena due giorni fa mentre stava lavorando in cantiere allestito in  una pista ciclabile vicino a Castiglion della Pescaia.

Un bilancio drammatica che ha spinto Cgil, Cisl e Uil Toscana a manifestare davanti alla sede della Prefettura di Firenze come sostegno alla mobilitazione nazionale Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro con la richiesta al governo Draghi di un patto per la salute e la sicurezza che coinvolga tutte le parti in causa, istituzioni, parti datoriali e associazioni sindacali.

Ma oltre alla sicurezza fisica si chiede anche la tutela dell'occupazione in questa fase di rilancio del Paese dopo la lunga crisi provocata dall'epidemia di Covid: proroga del blocco dei licenziamenti, riforma degli ammortizzatori sociali e la cancellazione di alcune deroghe al codice degli appalti contenute nel nuovo Decreto semplificazioni.

"Fra mancati avviamenti e i licenziamenti, che ci sono stati e ci saranno, alla fine dell'anno mancheranno oltre 100.000 posti di lavoro in Toscana" si legge in una nota congiunta dei tre sindacati.

Presenti alla manifestazioni anche i tre segretari regionali di Cgil Cisl e Uil.

"Noi non possiamo pensare che da inizio anno siano oltre 200 le morti sul lavoro in Italia e tantissimi gli infortuni: si va a lavorare per vivere e non per morire - afferma la segretaria della Cgil Toscana Dalida Angelini - bisogna affermare con forza che la sicurezza è un investimento e non un costo".

"Lo sblocco dei licenziamenti non può avvenire prima della fine dell'anno, non ce lo possiamo permettere - ha detto il segretario generale Cisl Toscana Ciro Recce - dobbiamo pensare anche che ci sono le condizioni per dare la possibilità a chi sta perdendo o perderà il lavoro di riqualificarsi, servono politiche attive e la Regione può farcela"

"Queste morti ormai stanno diventando un record insopportabile e soprattutto italiano perché tre morti al giorno sono un problema endemico, non più accidentale o incidentale - spiega la segretaria generale di Uil Toscana Annalisa Nocentini - bisogna andare alle origini e secondo noi finora ci sono state molte parole e pochi fatti".


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