Attualità lunedì 16 novembre 2015 ore 16:16
"Contro l'Isis la parola guerra non è eccessiva"
Lo ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi, parlando degli attacchi di Parigi. "Occorre annientare la presenza di uno stato terrorista"
FIRENZE — "Sappiamo che questo stato viene finanziato - ha sottolineato il presidente - e vorrei capire da chi. Penso che un vasto schieramento del mondo dovrebbe intervenire per annientare questa presenza basata sull'odio che produce morti e instabilità. Poi bisogna tracciare una linea netta tra terrorismo e musulmani. In Toscana ci sono 140 mila musulmani che qui vivono, lavorano mandano i loro figli a scuola, e qui pregano liberamente. Altra cosa sono i terroristi, i carnefici, contro questi la parola guerra non mi pare assolutamente sproporzionata".
Per il presidente della Regione "l'intelligence dovrebbe essere europea" e poi "non ha senso chiudere le frontiere quando i potenziali nemici sono in casa. E' un cedere a una certa cultura di rinazionalizzazione e chiusura che non condivido. Si giustifica male che da due anni ci sia uno stato apertamente basato sul terrorismo e che questo agisca liberamente senza che nessuno intervenga".
Secondo il governatore "al nostro interno guai a far crescere un'onda xenofoba, sarebbe un regalo ai terroristi". Enrico Rossi ha anche osservato che "è interessante la notizia che in uno dei luoghi dell'attentato è stato messo un passaporto falso siriano, su cui i mass media di tutto il mondo si sono scatenati. Nessuno però si è scatenato per dire che era un passaporto falso. E' singolare. I profughi tendenzialmente scappano e gli stessi musulmani sono vittime dell'Isis".
"Ha fatto bene Renzi - ha concluso - a riunire tutte le forze politiche, bisogna avere il massimo della vigilanza democratica su questi fatti, mobilitarci e saper distinguere".
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