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Attualità mercoledì 07 febbraio 2018 ore 15:30

Campi "arsi" dal glifosato

L'associazione Italia Nostra Valdarno Inferiore ha documentato la vicenda a Orentano. Il Comune chiarisce: "Non possiamo vietarne l'uso"



CASTELFRANCO DI SOTTO — Campi ingialliti come arsi da incendi. Non sarebbe il fuoco però la causa dell'aspetto di questi spazi agricoli nelle campagne di Orentano, ma l'uso di alcuni pesticidi, in particolare il glifosato. Questa la situazione documentata dall'associazione Italia Nostra Valdarno Inferiore, onlus di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali preoccupata per la salute di questi campi e dell'utilizzo di questo efficace pesticida in commercio del quale sono tuttora in discussione presunti effetti cancerogeni.

"Gli effetti cancerogeni sull'uomo del glifosato sono tuttora discussi - spiegano dall'associazione -, ma resta il fatto che l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) che ha redatto una lista di diverse sostanze in base al loro livello di cancerogenicità ha definito il glifosato sostanza probabilmente cancerogena: una probabilità che non può che preoccuparci, vista la quantità che ne viene utilizzata nel territorio del comune di Castelfranco, come ci informa una nostra socia e come risulta anche dalle fotografie che documentano l’aspetto sconvolgente di prati erbosi che dovrebbero essere, in questa stagione, verdi e che appaiono invece completamente ingialliti come se fossero riarsi".

Italia Nostra sottolinea come a dicembre scorso il Parco Nazionale del Cilento ha vietato l’uso del glifosato entro tutto il proprio territorio. "A noi sembra che, se è giusto preoccuparsi dell'ecosistema animale di un Parco Nazionale, è altrettanto (e diremmo ancor più) giusto preoccuparci dell’ecosistema umano insediato in un’area fortemente antropizzata (e minacciata da molte altre fonti di inquinamento) quale è il Valdarno medio inferiore".

La onlus, allora, chiede un intervento da parte dell'amministrazione comunale.

Intervento che non tarda ad arrivare, visto che in una nota stampa direttamente dal municipio si muovono a precisare: "L'utilizzo del diserbante glifosato non è vietato dall'Unione Europea e quindi in Italia, per quanto la discussione sulla sua potenziale dannosità sia ancora accesa. La possibilità di utilizzo di questa sostanza è stata ribadita anche dal recente voto del Parlamento Europeo, nonostante l’Italia si sia espressa contraria alla proposta di rinnovo dell’autorizzazione dell’erbicida. L’Amministrazione Comunale non è pertanto autorizzata, né detiene il diritto, di vietare l’uso dell’erbicida".

L'amministrazione comunale aggiunge poi come da anni sia impegnata nella tutela dell'ambiente, ricordando alcuni interventi promossi come l'efficientamento energetico sugli impianti di riscaldamento e di pubblica illuminazione, la riqualificazione delle aree verdi pubbliche, l'installazione di giochi e arredi in plastica riciclata, la promozione naturalistica, l'educazione ambientale, il telerilevamento dell'aria, oltre che la lotta all'abbandono dei rifiuti.

"Nel caso specifico dell’utilizzo del glifosato - hanno poi aggiunto dal Comune -, in altre occasioni, i suddetti enti si sono espressi ribadendo che il diserbo avente come principio attivo glifosate è in libera vendita ed è prevista la sola comunicazione preventiva agli enti competenti (Comune ed ASL), secondo il principio del silenzio-assenso. L’unica raccomandazione possibile sull’uso di questo agente chimico è l’utilizzo con moderazione. È indubbio che l'amministrazione voglia tutelare la salute dell’ecosistema, il diritto alla salute dei propri cittadini, nonché di flora e fauna. Non è purtroppo di sua competenza, né legalmente possibile, intervenire nel bloccare l’utilizzo del diserbante glifosato. L'amministrazione comunale - hanno concluso - si dichiara infine disponibile ad incontrare i rappresentanti di Italia Nostra, che hanno richiesto un chiarimento sull'argomento, così come altri soggetti interessati, per confrontarci e poter incentivare un tipo di agricoltura biologica".


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