Attualità venerdì 13 giugno 2025 ore 18:25
In missione per i bimbi di Gaza

14 bambini feriti o affetti da patologie hanno raggiunto l'Italia insieme ai loro familiari grazie alla missione Medevac
TOSCANA — 14 bambini palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza e i loro familiari hanno raggiunto l'Italia grazie alla missione Medevac (trasporto sanitario urgente di persone da scenari di emergenza). L'operazione è stata coordinata dalla centrale Cross di Pistoia, che è intervenuta su richiesta del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale, con l’utilizzo di velivoli dell’Aeronautica Militare.
Il trasporto protetto è avvenuto dall'aeroporto di Eilat Ramon (Israele). A bordo dei tre C-130 della 46° Aerobrigata di Pisa - che sono atterrati a Milano, Roma e Verona - erano presenti anche medici ed infermieri delle Asl Toscane, insieme a personale del volontariato Anpas, Cri e Misericordie.
I bambini, affetti da patologie derivanti soprattutto da scoppio di arma da fuoco, ma anche congenite od oncoematologiche, sono stati quindi portati negli ospedali italiani, tra cui i toscani Meyer e Opa- individuati come i più appropriati per curare le patologie riscontrate.
Tra i professionisti che hanno preso parte alla missione anche i due anestesisti dell’Azienda USL Toscana nord ovest (entrambi della zona di Massa Carrara) Stefano Antonelli, direttore della struttura di Anestesia e rianimazione delle Apuane, impegnato da anni in missioni di carattere umanitario e di maxiemergenze, e Giacomo Morelli.
“Io – spiega il dottor Antonelli - ero a bordo dell’aereo che è arrivato a Verona, mentre il dottor Morelli su quello che è atterrato a Milano. Il collega era quindi tra i sanitari che hanno accompagnato il piccolo Adam, di cui si sono occupati molto gli organi d’informazione. Il trasporto in Italia di questi piccoli pazienti e dei loro familiari è stata un’esperienza molto toccante, che ci ha arricchito. Vedere la speranza in un futuro migliore negli occhi dei bambini palestinesi e degli accompagnatori racchiude davvero il senso di missioni umanitarie e di trasporto sanitario urgente. Anche in questa occasione è stato un grande privilegio per noi sentirci utili agli altri e contribuire a offrire una speranza a chi soffre nell’ambito di una grave emergenza”.
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