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Attualità lunedì 02 marzo 2015 ore 18:10

Diritto di parola per i bimbi nati sordi

Servizio Tommaso Tafi

Una mozione del consigliere Marcheschi chiede di istituire un protocollo per insegnare la lingua ai sordi profondi. Coma fa il Cro di Firenze da anni



FIRENZE — Ogni anno in Toscana nascono in media 7 bambini così detti sordi profondi, ovvero con un grado di sordità particolarmente altro. Dal 1970 il Centro di rieducazione ortofonica di Firenze, diretto dal professor Giuseppe Gitti, dà la possibilità a questi bambini di imparare a parlare perfettamente, rendendoli così indipendenti sia dagli interpreti che da chi insegna il linguaggio dei gesti.

Il Cro non è il solo centro a svolgere questo tipo di lavoro, ma le cliniche che se ne occupano sono ancora poche e non coprono adeguatamente tutto il territorio. Per questo il consigliere di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi, ha presentato una mozione per spingere la Giunta a stilare un protocollo per l'insegnamento della lingua ai sordi profondi. Oltre a questo, Marcheschi ha chiesto alla Regione di moltiplicare il numero di cliniche pubbliche e presidi sanitari sul territorio in cui viene svolto questo tipo di percorso, proprio come già previsto nel piano socio sanitario 2012 - 2015. 

Un punto, quest'ultimo, molto importante visto che il percorso di riabilitazione ortofonica prevede che i ragazzi passino circa 1 ora al giorno, 5 giorni alla settimana in clinica con il logopedista. E se le strutture sono troppo distanti per i parenti diventa impossibile garantire la continuità della terapia. 


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