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Attualità lunedì 08 settembre 2014 ore 08:40

Informazione, 3 milioni per le imprese locali

Li ha stanziati la giunta regionale per la stabilizzazione dei precari e per progetti di sviluppo e innovazione di Tv, agenzie e testate on line



FIRENZE — In particolare per la stabilizzazione dei precari la Regione ha stanziato 1 milione e 200mila euro. I contributi aumentano così da 6.000 a  8.000 per ogni posto di lavoro stabilizzato e trasformato in tempo indeterminato e possono essere richiesti da aziende che, negli ultimi due anni, non abbiano ridotto il personale di oltre il 30 per cento. 

Un milione e 700mila euro sono stati invece destinati a progetti mirati, presentati da emittenti televisive digitali terrestri, quotidiani e periodici che operano esclusivamente on line e agenzie di stampa quotidiana, come previsto  dalla legge a sostegno dell'informazione approvata l'anno scorso dal consiglio regionale toscano.  La giunta ha però modificato parte dei criteri e delle modalità per l'accesso, oltre ad alzare del 10 per cento la quota di finanziamento (ora il 70 per cento) e stanziare un milione di euro, che si sono aggiunti ai 700mila già disponibili dallo scorso luglio. I finanziamenti saranno assegnati dopo la pubblicazione di una apposito bando.

Soddisfatto l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli, primo firmatario, quando era consigliere regionale, della legge 34.  

"La Regione è al fianco di chi fa buona informazione e occupazione - ha dichiarato Bugli -  In un mondo dove l'informazione è sempre più fluida e dove cresce il peso dell'on-line, vogliamo aiutare le testate ad evolversi: con beneficio anche per cittadini lettori".

"La moltiplicazione delle fonti di informazione è sempre una ricchezza, e diventa ancor più una risorsa per le comunità locali di territori dove questa scarseggia - hanno sottolineato invece l'assessore regionale alla cultura Sara Nocentini e quello al lavoro Gianfranco Simoncini -  Incentivare migliori e maggiori posti di lavoro è un altro obiettivo da cui un ente pubblico non può prescindere se vuol portare un contributo per superare le difficoltà occupazionali del settore e i bassi livelli di protezione per una parte dei lavoratori della comunicazione".

I progetti finanziabili attraverso la legge 34 sono quelli che avranno il maggior rilievo informativo per le comunità di riferimento: dal giornalismo di inchiesta alle comunicazioni della protezione civile, dal giornalismo di informazione a canali tematici e iniziative culturali multimediali fino a progetti capaci di incentivare il diritto-dovere della comunicazione trasparente da parte delle pubblica amministrazione. 

Nella graduatoria dei progetti sarà premiato chi assume nuovo personale, chi stabilizza, applica per i collaboratori almeno i minimi previsti dalle tabelle dell'equo compenso o fa rete. Se ai giornalisti viene applicato il contratto Fnsi il punteggio raddoppia.

Le spese finanziabili riguardano sia gli investimenti in strumenti e tecnologia, sia quelle per il personale e di gestione. Il sostegno si concretizza in un aiuto sull'acquisto dei beni ammortizzabili e sulle spese correnti di esercizio, pari al 70 per cento: era il 60 prima dell'ultima modifica della giunta. Investimenti e spese dovranno essere pari almeno a 50 mila euro e non superiori a 250 mila. 


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Vittorio Bugli - dichiarazione

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