Attualità sabato 27 agosto 2022 ore 18:45
Rigassificatore, si esprimano i consigli comunali
Il sindaco di Portoferraio Angelo Zini ha ribadito la sua contrarietà alla nave ed ha annunciato una presa di posizione del Consiglio comunale
PORTOFERRAIO — Incontro molto partecipato questa mattina nella sala consiliare di Portoferraio sui rischi del rigassificatore nel porto di Piombino con il sindaco Angelo Zini e il giornalista Stefano Tamburini autore di un inchiesta che ha fatto discutere ed al quale ha fatto seguito una interrogazione del consigliere elbano della Lega Marco Landi.
L'iniziativa è stata organizzata dal Comitato "No Rigassificatore" costituitosi all'Elba nei giorni scorsi.
Il sindaco Zini ha spiegato la sua posizione e quella della sua amministrazione comunale, dichiarando di condividere pienamente il documento diffuso dall'Osservatorio turistico di destinazione contro la nave rigassificatore nel porto piombinese.
Zini è tornato sulle motivazioni della contrarietà e ha sottolineato come il principale problema sia quello di garantire il diritto alla mobilità degli elbani, la sicurezza e la questione ambientale.
Il sindaco di Portoferraio ha inoltre annunciato che presto l'amministrazione comunale di Portoferraio si esprimerà formalmente attraverso la discussione di un atto in Consiglio comunale e ha auspicato che anche gli altri sindaci elbani procedano nel fare la stessa cosa.
Il giornalista piombinese Stefano Tamburini ha sottolineato una serie di fattori contro la collocazione del rigassificatore a Piombino, spiegando anche che "i rilievi di Snam a Piombino sono iniziati a Novembre e che c'era già un piano di potenziamento in un periodo in cui la guerra in Ucraina non c'era ancora".
Tamburini ha messo in evidenza "tutta una serie di contraddizioni anche della società per la gestione del rigassificatore ma ha anche affermato che in Adriatico c'è la possibilità di estrarre gas facendo ripartire gli interventi in 4,6 settimane".
Un altro aspetto emerso durante l'incontro riguarda le condizioni meteo-marine per cui potrebbe crearsi la situazione che le navi gasiere debbano fermarsi nel golfo sicuro più vicino in caso di maltempo e in quel caso potrebbero rimanere nella rada di Portoferraio, come già avviene per altre navi in contesti simili.
Tamburini ha evidenziato inoltre la mancanza di trasparenza in una serie di passaggi che riguardano l'iter già avviato del progetto del rigassificatore a Piombino.
"A Barcellona c'è un rigassificatore nel porto ma è a terra, fisso, con tutta una serie di garanzie e non si può paragonare a quanto si vuole realizzare a Piombino", ha spiegato Tamburini, sottolineando che "in Spagna sono previsti per legge 2 chilometri di distanza dalle case, a Piombino la prima abitazione è a circa 500 metri" per la collocazione di un impianto di rigassificazione. Questo in risposta alle dichiarazioni pubbliche di Carlo Calenda (Azione).
Nel frattempo i Comitati continuano a chiedere che siano riaperti i termini per le osservazioni e c'è preoccupazione in particolare per il fatto che un impianto di tale portata venga realizzato senza che il progetto sia sottoposto alla valutazione di impatto ambientale per valutarne i rischi.
Valentina Caffieri
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