Politica lunedì 12 marzo 2018 ore 16:55
L'analisi del voto in Toscana
Secondo i dati dell'Osservatorio elettorale della Regione il PD ha perso 200mila voti e il centrodestra ne ha guadagnati 225mila. Elettori in calo
FIRENZE — A una settimana dal voto per le politiche, in Toscana si fanno i conti. Non solo di chi ha vinto e di chi ha perso ma anche di chi si è recato alle urne e del grado di astensione nella regione rispetto alle elezioni politiche passate. A tracciare il panorama di una tornata elettorale il cui esito per quanto riguarda la formazione del governo resta nell'incertezza, sono i primi dati usciti dall'indagine condotta dall'Osservatorio elettorale della Regione Toscana.
Per quanto riguarda le forze politiche in campo, il quadro tracciato mostra che Il PD ha subito un'emorragia di circa 200mila voti a fronte del centrodestra che nel suo complesso ne ha guadagnati di più, cioè 225mila con un incremento dell'11,4 per cento. Qui occorre precisare che a trainare la coalizione, anche in Toscana, è stata la Lega che alle politiche del 2013 pesava per lo 0,7 per cento mentre da solo il Popolo della Libertà copriva l'85 per cento del voto della coalizione. Balzo in avanti anche per Fratelli d'Italia che è passato da 40mila voti a 89mila.
Per quanto riguarda il Movimento Cinque Stelle, si è registrato un incremento in termini percentuali dello 0,68 per cento e un decremento in termini assoluti con 5.686 voti in meno.
Poi c'è l'universo a sinistra del PD, quello composto da Liberi e Uguali e da Potere al Popolo. LeU, secondo i dati dell'indagine, ha ottenuto quasi 100 mila voti, cioè il 4,6 per cento, mentre Potere al Popolo, che comprende anche Rifondazione Comunista, ottiene circa 42 mila voi cioè 1,98 per cento. I dati sono confrontabili con quelli del 2013, quando SEL ottenne 84mila voti e Rivoluzione Civile se ne accaparrò 60mila. Numeri che, secondo l'Osservatorio elettorale, mettono in luce almeno due elementi: da una parte che la presenza di due liste di ispirazione comunista hanno guadagnato mezzo punto percentuale e dall'altra che si è avuto uno spostamento di voti dal PD verso LeU.
Anche sul fronte della destra estrema i dati mostrano un incremento, trainato in particolare da Casa Pound che da 4.519 voti è passata a 22.250 con un aumento dello 0,8 per cento nel complesso. Stabile invece Forza Nuova.
Rispetto al voto del 2013, spiega l'analisi della Regione, è necessario anche considerato che la quota di elettorato che aveva optato per un collocazione centrista con la Lista Monti e UDC sembra nel 2018 essere stata riassorbita in gran parte dalla coalizione di centrodestra. Analisi più dettagliate sui flussi potranno tuttavia verificare se una parte di questo elettorato sia confluita verso il PD. In tal caso, la perdita di voti del PD verso la Lega e anche verso il M5S dovrebbe risultare più consistente. Queste analisi più dettagliate potranno anche verificare l'ipotesi che, dietro la stabilità complessiva del voto al M5S in Toscana, si nasconda in realtà un notevole ricambio degli elettori.
In Toscana Il Movimento Cinque Stelle è primo a Lucca con 42.846 voti, pari al 25,89 per cento.
Per quanto riguarda poi i dati sulla partecipazione alle elezioni politiche, guardando anche al passato, si scopre che il picco massimo in Toscana si è avuto nel 1976 con il 96,9 per cento, mentre oggi siamo al 77 per cento, in ogni caso di più che in Italia dove la percentuale si è fermata al 72,9 per cento.
Sul fronte dell'astensione, la variazione dal 2013 per la Toscana segna un -1,73 per cento nella partecipazione al voto. La provincia con la variazione più sensibile è Livorno, con -3,27 per cento. Guardando al resto d'Italia è il Trentino a registrare l'astensione più alta con -6,70 per cento rispetto al 2013.
Nel complesso le schede bianche e nulle sono state circa 65mila, il 2,9 per cento dei votanti.
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