Monitor Consiglio giovedì 31 luglio 2025 ore 15:11 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
In Toscana a mangiare bene si impara a scuola

"L'educazione alimentare è diventata legge"
FIRENZE — La Toscana fa un passo avanti importante verso la promozione di corretti stili di vita, soprattutto tra i più giovani. La legge coinvolgerà tutte le fasce scolastiche, dai nidi fino alle scuole secondarie, con l’obiettivo di trasmettere sin dalla prima infanzia conoscenze e competenze fondamentali per compiere scelte alimentari consapevoli.
“A mangiare bene si impara a scuola? In Toscana sì. L’educazione alimentare diventa legge. Di corretti stili di vita e salute si parlerà infatti dai nidi alle scuole secondarie. Una scelta non banale, una visione precisa di come intendiamo promuovere benessere, a partire dalle nuove generazioni. Una scelta che ci rende orgogliosi. I destinatari delle iniziative previste sono gli studenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, il personale scolastico docente e non docente che opera nei nidi e nelle scuole, le famiglie e gli operatori della ristorazione scolastica e collettiva. Un intervento capillare che mette in rete scuola, sanità e comunità per promuovere salute e consapevolezza alimentare”. È quanto dichiara Andrea Vannucci, vicepresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale, a seguito dell’approvazione del Consiglio della proposta di legge “Disposizioni in materia di educazione alimentare”.
“Nello specifico, la normativa introduce in legge attività formative e informative rivolte a studenti, insegnanti, personale scolastico, famiglie e operatori della ristorazione collettiva, grazie a un ruolo centrale affidato alle Aziende sanitarie locali, che agiranno, nell’ambito delle proprie competenze, in materia di prevenzione - spiega Vannucci - Azioni che potranno essere realizzate in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Ufficio scolastico regionale, i Comuni e le singole istituzioni scolastiche”.
“L’educazione alimentare - aggiunge Vannucci - è uno degli strumenti di prevenzione primaria più efficaci per contrastare le patologie legate alla sedentarietà e a cattive abitudini alimentari. È anche una sfida culturale e sociale, che riguarda la salute pubblica, l’ambiente e l’equità”.
La legge promuove, inoltre, campagne di comunicazione rivolte alla popolazione, per diffondere informazioni corrette sui principi di una sana alimentazione, sull’importanza dell’attività fisica e sulla sostenibilità dei modelli alimentari. La Giunta regionale definirà annualmente i temi e le modalità di realizzazione delle campagne, per le quali è previsto uno stanziamento annuo di 50mila euro.
“Vogliamo costruire una rete stabile tra scuole, sanità e famiglie - conclude Vannucci - Educare alla corretta alimentazione significa investire nella salute delle future generazioni e in una Toscana più sana, informata e attenta al benessere delle persone”.
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