Forteto, il progetto Artemisia torna in Consiglio

Nella seduta di domani l'assessore Saccardi chiederà di rivedere il giudizio della scorsa settimana che ha portato alla sospensione dei contributi

FIRENZE — Il progetto dell'associazione Artemisia, finanziato dalla Regione Toscana tramite un bando, è finalizzato al reinserimento nella società e al recupero dell'autonomia dei ragazzi che sono stati vittime di abusi nella comunità del Forteto di Vicchio del Mugello, i cui fondatori sono stati recentemente condannati per maltrattamenti e, nel caso di Rodolfo Fiesoli, anche di violenza sessuale.

I problemi sono nati la scorsa settimana, quando il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità una mozione in cui chiedeva alla giunta di sospendere l'erogazione dei contributi ad Artemisia perchè nel suo progetto non si parla di vittime bensì di "presunte" vittime e "si utilizzano imbarazzanti condizionali dequalificando il lavoro dei Consiglio regionale e dei magistrati, oltre a rappresentare un ennesimo schiaffo per le vittime del Forteto".

Pochi giorni dopo l'assessore regionale Saccardi ha dato seguito alla richiesta del consiglio ma ricordando pubblicamente che l'associazione Artemisia ha redatto il progetto prima delle condanne di primo grado di Fiesoli e dei suoi collaboratori, circostanza che l'avrebbe indotta a usare alcuni termini e il condizionale nel testo.

La presa di posizione dell'assessore ha scatenato le critiche delle forze di opposizione mentre il capogruppo del Pd Marras si è subito reso disponibile a rivedere la questione.

Domani, in aula, l'ufficializzazione della richiesta dell'assessore di rivedere il giudizio sul progetto dell'associazione Artemisia.

"La giunta toscana valuta sbagliato e dannoso il congelamento dell'assegnazione dei contributi all'associazione per realizzare interventi di sostegno ai soggetti vittime di abusi provenienti dalla comunità del Forteto - dirà l'assessore Saccardi al Consiglio regionale - Chiediamo che anche il Consiglio si esprima in modo conseguente, rivedendo il giudizio precedente".

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