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Attualità lunedì 31 luglio 2017 ore 16:10

"In Toscana contributi di bonifica detraibili"

Lo hanno proposto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l'assessora Federica Fratoni: "I toscani dovranno poter detrarre le somme pagate"



FIRENZE — La Regione Toscana propone di poter detrarre in dichiarazione dei redditi l'importo del contributo destinato ai consorzi di bonifica e replica così alle polemiche sollevate dalle forze di centrodestra in Consiglio regionale contro l'obbligo esteso a tutti di versare la somma per la manutenzione di argini e fiumi. Polemiche che hanno trovato sponda anche nel gruppo consiliare del Pd che ha presentato una mozione in cui ha chiesto direttamente il superamento dei Consorzi. Per il presidente Enrico Rossi, che nel ginepraio delle polemiche non è voluto entrare, quei novanta milioni di contributi versati ogni anno garantiscono invece il funzionamento dei consorzi che contano 540 dipendenti e che sono passati da 26 a 6 dopo la riforma del 2012. Un sistema che per la Regione funziona e i cui risultati, ha detto Rossi, ora si cominciano a vedere. "Basta andare in giro lungo i nostri corsi d'acqua e constatare con i propri occhi che il lavoro di manutenzione fatto sta dando i suoi risultati", ha detto il presidente. 

"Proprio sul contributo - aggiunge Rossi - proporremo ai parlamentari che nella prossima legge finanziaria sia introdotta la sua detraibilità". L'assessore all'ambiente Federica Fratoni ha spiegato le ragioni della proposta: "C'è già la deducibilità del contributo, ma noi puntiamo alla detraibilità, sarebbe un segnale importante. Riteniamo sia giusto, trattandosi di un contributo di scopo che ha un obiettivo di interesse pubblico".

Nel dettaglio, ogni anno 100 milioni per interventi che la Regione programma per la sicurezza idraulica fra costruzioni di bacini, casse di espansione, consolidamento di argini. A questi si aggiungono i 90 milioni, cioè 83 milioni dai contributi dei cittadini più 6 dalla Regione per i corsi d'acqua in seconda categoria, di interventi manutentivi ad opera dei Consorzi. Più altre risorse che possono arrivare dai Fondi europei.

"La Regione - ha aggiunto Rossi - si è accollata la responsabilità della riforma, di fare leggi per la programmazione annuale degli interventi, di aumentare le risorse per estendere il contributo di bonifica. Adesso deve anche potenziare i propri strumenti di controllo. Sicuramente a settembre presenteremo qualche correzione all'attuale legge perché vogliamo essere ancora più vigili e fare in modo che i Consorzi svolgano fino in fondo la loro parte".

Entro il 2017 il nuovo sistema dei Consorzi di bonifica nato dalla riforma entrerà definitivamente a regime. Nel giro di due anni, è la stima della Regione, i risultati in termini di benefici sul fronte della sicurezza di fiumi e torrenti saranno tangibili.  


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