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Attualità lunedì 13 giugno 2016 ore 13:07

Il movimento lento della ripresa toscana

SERVIZIO - RAPPORTO BANKITALIA, L'ECONOMIA TOSCANA IN RIPRESA CON IL FRENO DEL LAVORO

I numeri di Bankitalia descrivono una lenta risalita dell'economia ma i livelli pre-crisi restano lontani e sono ancora troppi i giovani disoccupati



FIRENZE — Tutto sommato il 2015 non è stato un anno così negativo. Se l'indicatore a cui si guarda per primo resta il prodotto interno lordo, il suo livello è salito in termini percentuali di poco meno di un punto nel corso dell'anno. Poco, ma comunque un segno 'più'. Il confronto con la velocità a cui marciava l'economia toscana prima della crisi, però, è impietoso: per raggiungere quei livelli mancano ancora sei punti percentuali. 

Il quadro emerge dal rapporto presentato da Bankitalia al polo universitario di Novoli. Se la febbre è passata, insomma, la convalescenza sembra ancora lunga. Il segnale forse più significativo, affiancato al consueto export che segna anche nel 2015 un livello positivo con il +3,2 per cento, è quello dei consumi interni: le famiglie mostrano la propensione a spendere di più oltre a quella ad accumulare risparmi. 

Sul fronte della produzione industriale, la crescita è dello 0,9 per cento. A trainare la manifattura sono soprattutto pelletteria, calzature e filati di fibre tessili nella zona industriale di Firenze e nei distretti di Arezzo, Pisa e Prato. Nello specifico, quello pratese resta il distretto toscano più sviluppato in termini di addetti nonostante  il ridimensionamento iniziato già prima della crisi. Bene anche la gioielleria e la bigiotteria nel distretto di Arezzo, la farmaceutica a Firenze, Siena, Lucca e Pisa e il cartario a Lucca. Arranca, invece, l'edilizia che ancora non ha imboccato la via di una vera ripresa. "Le costruzioni vengono da anni di difficoltà - spiega Michele Benvenuti, economista di Bankitalia - ora speriamo di aver raggiunto la parte più bassa del ciclo e che dunque si aprano prospettive di risalita". 

Sul versante del lavoro, l'occupazione è aumentata dell'1,5 per cento nel periodo di riferimento ma a pesare, soprattutto in prospettiva, sono i tanti giovani tra i 15 e i 34 anni che sono a casa: in questa fascia di età il calo registrato ammonta a due punti percentuali. 

In generale migliora il credito alle imprese, uno dei gioghi maggiori per imprese e famiglie negli anni più pesanti della crisi. I prestiti bancari sono aumentati in dicembre dello 0,3 per cento. 

Guardando alla geografia della ripresa, la Toscana resta una regione a due velocità con le province dell'entroterra che segnano una vivacità maggiore rispetto alle altre, ma dalla costa arrivano segnali positivi: "E' stata una buona annata turistica e sono cresciuti molto i traffici nel porto di Livorno - ha aggiunto Benvenuti - ci auguriamo quindi che questa ripresa possa coinvolgere tutta la regione". 


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