Attualità martedì 10 maggio 2016 ore 13:00
Incubo pesticidi nelle acque toscane
Preoccupa il livello di contaminazione riscontrato dall'Ispra nel monitoraggio effettuato sia sulle acque superficiali che su quelle sotterranee
FIRENZE — Il dato che più colpisce nel 'Rapporto nazionale pesticidi nelle acque' di Ispra è che nelle acque superficiali della Toscana "ci sono pesticidi nel 90,7 per cento dei punti monitorati " e "nel 51,9 per cento dei campioni investigati". In altre parole, fiumi, torrenti e laghi non se la passano, in generale, troppo bene.
I dati sono stati raccolti nel 2014 attraverso una rete di controllo di 285 punti complessivi.
Al microscopio anche le acque sotterranee, studiate in 178 aree regionali. In questo caso la presenza dei "residui di pesticidi" è stata riscontrata "nel 38,2 per cento dei punti selezionati e nel 23,1 per cento dei campioni".
Sono 14 i punti delle acque superficiali in cui il livello di contaminazione da pesticidi è superiore ai limiti di qualità ambientale e 2 i punti delle acque sotterranee. Nel primo caso si tratta di Cecina, a valle del fiume Cecina, Matassino nel tratto che attraversa il Valdarno superiore del fiume Arno, Capraia e Limite nell'Arno fiorentino, Calcinaia nel tratto dell'Arno pisano, Pisa alla foce dell'Arno, Arezzo nel canale maestro della Chiana, Pistoia a monte del torrente Ombrone, Quarrata e Carmignano sempre lungo il torrente Ombrone ma a valle, Pontedera, a valle del fiume Era, Poggio a Caiano nel torrente Stella, Calenzano, a valle del torrente Marina, Poggibonsi nell'invaso del Cepparello, Pistoia nel bacino della Giudea. Nel secondo caso, cioè per quanto riguarda le acque sotterranee, le contaminazioni sono state trovate a Laterina, nell'area del Valdarno superiore e a Castagneto Carducci, nel tratto costiero tra il fiume Cecina e San Vincenzo.
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