Attualità giovedì 31 marzo 2016 ore 17:25
Infermieri "Non siamo killer"
Si pronuncia così l'Ipasvi dopo l'arresto della presunta assassina di corsia che lavorava nell'ospedale di Piombino "Non colpevolizziamo la categoria"
FIRENZE — Una categoria delicata e da difendere, turni 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno con un grosso carico professionale ed emotivo. Così l'Ipasvi, Federazione dei Collegi degli infermieri, in una nota dopo i fatti di Piombino. "Quanto accaduto - si legge nella nota - lascia inorriditi. Si tratta di situazioni che una volta accertate non devono lasciare spazio ad alcuna giustificazione e devono essere punite sia giuridicamente che deontologicamente".
"Ora non colpevolizziamo l'intera categoria. Gli infermieri non sono dei 'killer', sono gli unici professionisti della salute che hanno come missione l'assistenza ai pazienti 24 ore su 24. Se i fatti saranno confermati - dichiara la presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, Barbara Mangiacavalli alle agenzie - al di là della necessità tanto ovvia quanto assoluta che non si ripetano, è prioritario comprendere come mai cose del genere hanno come protagonisti a volte gli infermieri".
Secondo la presidente del Collegio nazionale degli infermieri "Le condizioni di lavoro spesso non aiutano a mantenere l'equilibrio necessario alla nostra professione e questo dovrebbe essere chiaro a chi gestisce l'organizzazione".
L'appello dell'Ipasvi a Regioni e ministero della Salute è quello di organizzare gruppi di prevenzione sul carico di lavoro eccessivo per non lasciare abbandonato a se stesso chi opera in situazioni limite, evitando così che si raggiungano livelli di stress intollerabili che sfociano in reazioni altrettanto intollerabili".
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