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Attualità giovedì 28 novembre 2019 ore 17:10

Influenza, la Toscana tra le regioni più colpite

Solo nell’ultima settimana 167mila persone a letto per la malattia. L'invito alla vaccinazione antinfluenzale dal Congresso Nazionale della SIMG



FIRENZE — L'influenza 2019 è arrivata, in anticipo almeno nella nostra regione. E non ha lasciato scampo alle migliaia di persone costrette a letto dal virus. In Italia sono 642mila i cittadini che hanno contratto la malattia. Nell’ultima settimana di rilevazione (18-24 novembre) i nuovi casi ammontano a 167.000. Il livello di incidenza del virus in Italia è pari a 2,76 casi per mille assistiti. Le regioni più colpite sono Sicilia (4,16), Lombardia (4,39), Piemonte (4,11), Toscana (3,10) ed Emilia-Romagna (3,07).

E’ quanto emerge dal 36° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), in corso a Firenze, con la partecipazione di oltre 3.000 camici bianchi da tutta la Penisola. 

“La nostra società scientifica, grazie ai medici sentinella distribuiti su tutto il territorio e a un’esperienza ventennale, è asse portante di questo sistema di rilevazione – spiega il dottor Claudio Cricelli, presidente Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) –. La campagna di vaccinazione antinfluenzale sta andando bene. A differenza dello scorso anno, non abbiamo registrato criticità nella distribuzione delle scorte di vaccini e la copertura si preannuncia buona. Non è mai troppo tardi per ricorrere a questo fondamentale strumento di profilassi. Il vaccino è ben tollerato, efficace e sicuro”.

Nella popolazione generale esistono alcune tipologie di persone che presentano un rischio maggiore di contrarre l’influenza, di trasmetterla e di sviluppare le complicanze correlate, sono gli individui considerati fragili. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) li ha suddivisi in cinque diverse categorie a rischio, ovvero i bambini al di sotto dei 5 anni di età, le donne in gravidanza, gli over 65, i pazienti cronici e gli operatori sanitari.

Con il Piano Nazionale Prevenzione 2017-2019, il Ministero della Salute ha confermato la volontà e necessità di raggiungere un obiettivo di copertura minimo pari al 75% e uno ottimale del 95% per la vaccinazione antinfluenzale, da raggiungere in tutte le categorie a rischio individuate dal Piano.

Durante la scorsa stagione i casi gravi sono stati 809 con insufficienza respiratoria secondaria ad influenza. I decessi riconosciuti come effetto finale dell'influenza sono stati 198. L'età media di questi pazienti era di 63 anni e l'età media dei deceduti di 68 anni.


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